REDAZIONE MASSA CARRARA

Traffico di stupefacenti: cinque in manette Rifornivano il mercato di tutta la provincia

Blitz della polizia ad Avenza, 30 agenti impegnati nella maxi operazione: perquisizioni all’alba nelle abitazioni di sette persone indagate

Stroncata la banda degli spacciatori marocchini grazie alla maxi operazione del commissariato di polizia di Carrara. Ieri mattina alle prime luci dell’alba sono entrati in azione una trentina di agenti e arrestato a vario titolo sette persone. Si tratta di cinque marocchini e due albanesi tra i 32 e i 38 anni, che gli uomini del commissariato stavano sorvegliando da diverso tempo anche grazie a telecamere, intercettazioni telefoniche e localizzazioni Gps. Fondamentale per gli uomini del Colombarotto anche il monitoraggio di alcuni clienti locali, tutti carraresi che si servivano regolarmente dai pusher. Sono stati sequestrati, in tempi diversi, oltre 4,3 chili di hashish e cocaina, equivalenti a circa 45mila dosi al dettaglio, per un volume d’affari che supera i centomila euro. L’attività investigativa era partita tra il dicembre 2021 e il gennaio 2022 a seguito della cessione di alcune dosi di droga, in particolare a Carrara, in via Sforza e in centro a Marina di Carrara. Attività avviata anche su segnalazione dei residenti, che da tempo lamentavano strani movimenti in determinate zone.

Il giro di spaccio faceva capo a un marocchino che tutti chiamano Simo. Era lui che comprava la droga per poi distribuirla agli altri sei per lo spaccio. Simo (fino al suo arresto) era diventato il punto di riferimento dello spaccio in molte zone del territorio. La vendita di hashish e cocaina avveniva in varie parti di Carrara, a Ficola, alla Fabbrica, a Fossone, a Bonascola, Pontecimato e talvolta anche ad Avenza e nel centro di Marina Carrara. L’attività investigativa si è basata anche sul controllo di numerosi consumatori carraresi, che ordinavano la droga per telefono per poi farsela consegnare in determinate zone. Era il capo a nascondere la droga e a confezionare le dosi, che poi distribuiva ai pusher per la vendita e la consegna a domicilio. I nascondigli più usati, sempre stando a quello che riferisce un legale, erano la zona di Ficola e via Corvenale a Bonascola, dove Simo sotterrava la droga nel bosco o in costruzioni abbandonate.

Ma la droga veniva nascosta anche all’interno di una casa abbandonata proprio all’ingresso di Carrara. Secondo quanto trapela dalle fonti investigative Simo comprava un chilo, oppure un chilo e mezzo di droga che durava per un mese o poco più. Un giro d’affari che i pusher hanno detto fruttasse dai 1000 ai 1500 euro al giorno. Cifra che il capo avrebbe spedito giornalmente in Marocco alla moglie tramite pagamenti via Western Union, per foraggiare la costruzione della loro casa vicino a Casablanca. Insomma, tutta una serie di accertamenti che hanno permesso al comando di polizia di Carrara di stroncare un ingente spaccio e traffico di droga, per un totale di sette misure cautelari firmate dal giudice per le indagini preliminari Dario Berrino su richiesta della Procura di Massa, nello specifico si sono aperte le porte del carcere per cinque persone e sono stati emessi due divieti di dimora in Provincia per gli altri. Misure adottate anche per il rischio di reiterazione del reato.

Alessandra Poggi