
Trabucco, degrado e carte bollate Contenzioso ex gestore-Comune
Il “Trabucco” dalle stelle alle stalle. A Poveromo, dietro l’omonimo ristorante, con i suoi oltre 10.000 metri quadrati è la più ampia delle quattro spiagge libere attrezzate del Comune di Massa. E oggi, in piena stagione turistica, si presenta in uno stato di completo abbandono e pesante degrado. Lo segnala, tra gli altri, un cittadino che un anno fa frequentava quella spiaggia e trovava tutto perfetto: "Il baracchino era aperto e si poteva anche mangiare mentre adesso la situazione è indecorosa, pieno di rifiuti abbandonati e sotto la sabbia ci potrebbero essere vetri rotti e lattine taglienti che potrebbero provocare lesioni ai bagnanti. Non è possibile lasciare una spiaggia in questo stato. Quando è prevista la prima pulizia? Ci sono stati problemi nell’assegnazione della concessione ma almeno provvedere alla pulizia sarebbe il minimo da parte del Comune. Siamo una zona ad alta vocazione turistica: così accogliamo il turista?"
Non è certo il caso di dire stessa spiaggia stesso mare al Trabucco. Lo scorso anno a gestire la spiaggia erano i titolari del bar Mascaret. "Non l’abbiamo più in concessione – spiega Nicolò Negrari – ma quando l’abbiamo lasciata era pulita, in perfetto ordine, alla presenza dei tecnici del comune e tutto documentato anche con foto. Purtroppo se non c’è chi la gestisce, la gente maleducata lascia tutto in giro senza raccogliere i rifiuti". Non la riprenderanno in gestione. "C’è una revoca in corso da dicembre – spiega –. C’erano stati diversi problemi, fogne, ombrelloni in meno rispetto al bando, i lavori della pista ciclabile che hanno chiuso il parcheggio per oltre un mese. Siamo andati in Comune per capire se c’era uno sconto perchè il danno era pesante ed era stato trovato l’accordo ma dopo due mesi è stato stralciato dall’assessore. A quel punto abbiamo messo tutto in mano ai legali: avevamo 42 ombrelloni in meno rispetto al bando, un danno di 90 mila euro. Inoltre il 30% dei bagnanti gente non vedeva la spiaggia per i mezzi presenti. Il parcheggio lo hanno lasciato in condizioni imbarazzanti con i mezzi serviti per portare la sabbia negli altri bagni. Abbiamo chiesto un po’ di stabilizzante per sistemare la pavimentazione e sono arrivati a metà luglio con un camion di ghiaia che abbiamo dovuto stendere. Tante cose non sono andate bene: la parte lesa siamo noi che abbiamo fatto un investimento di ombrelloni e materiale, personale, sicurezza e altro. Un danno che mi porto ancora dietro".
Angela Maria Fruzzetti