REDAZIONE MASSA CARRARA

Tombe profanate: i ladri saccheggiano il cimitero

Choc a Mignegno: rubati tutti i fiori, una lapide spaccata e gettata nel bidone dei rifiuti

Quel che resta del passaggio dei vandali al cimitero di Mignegno: fiori rubati dalle tombe, lapidi spaccate, danni ovunque

Pontremoli, 10 aprile 2015 - Hanno atteso l’ora di pranzo, quando nessuno poteva disturbarli, si sono introdotti e hanno portato via quel che potevano, scomparendo nel nulla. Sembra la dinamica di uno dei tanti furti commessi negli ultimi giorni. Ma stavolta i ladri hanno cambiato obiettivo: non abitazioni, ma il cimitero di Mignegno.

Piante scomparse, fiori sradicati, siepi trafugate: per dirla tutta, tombe profanate nella loro sacralità, un gesto di grave impatto sociale al di là dell’entità dei danni causati da chi non ha rispetto nemmeno per i defunti. Già il giorno precedente c’era stata qualche avvisaglia, ma in pochi avrebbero creduto che si potesse arrivare a tanto. L’altro pomeriggio poi alcuni abitanti che si sono recati al cimitero, nella zona di San Terenziano, lontano dal centro abitato, hanno notato il cancello che conduce all’acquedotto divelto e spostato e, dopo un sopralluogo, hanno scovato una lapide fatta a pezzi e poi gettata nel bidone dei rifiuti. Si trattava di un loculo posto al di fuori della casa cimiteriale in attesa di sostituzione. Il giorno dopo è andata anche peggio. L’ultima anziana a visitare il proprio caro defunto in mattinata ha lasciato il cimitero intorno alle 12. Da allora, e fino alle 16, nessuno è più tornato fino a quando, un’abitante, si è recata a far visita sulla tomba di un parente. È stata lei a notare per prima l’accaduto e ad avvisare la comunità del paese e le forze dell’ordine. Piante sradicate, tombe private in tutto e per tutto di fiori o «abbellimenti», vasi rimasti solo con la terra. E tutti i resti lasciati sul terreno. Spugne bagnate, foglie, rami.

Nessuno ha visto niente, né notato qualcosa di strano rispetto ad altri giorni. Un oltraggio vero e proprio, un gesto vergognoso commesso che si commenta da solo. Rammarico da parte dei familiari dei defunti le cui tombe sono state profanate ed oltraggiate da un gesto di questo tipo. Una comunità scossa che da subito ha cercato di riportare la tranquillità all’interno del cimitero, ripulendolo dai resti che gli sconsiderati hanno lasciato. "Io vengo ogni giorno dopo pranzo – ha raccontato un’abitante – ma mercoledì non sono riuscita. E non ero neanche in casa, altrimenti forse dalla mia finestra avrei potuto vedere qualcosa".

La sensazione è che i due episodi non siano collegati fra loro. "Probabilmente si tratta di due eventi differenti e non ricollegabili. Pensiamo che abbiano avuto una macchina, perché hanno portato via anche dei piccoli pini. E poi fiori e piantine che, se trasportati a piedi sarebbero stati notati". Da qui un’ipotesi da far venire i brividi: fiori e vasi rubati al cimitero potrebbero essere stati usati per "abbellire" qualche giardino o peggio ancora per essere rivenduti. Sconcerto fra gli abitanti di Mignegno, da. Già qualche anno fa erano state rubate le canale di rame, mentre risale ai mesi scorsi il furto di alcuni funghetti di legno, trafugati dall’aiuola del paese, ripulita ed abbellita proprio dalla comunità. "Ci sentiamo oltraggiati. Non capiamo come sia possibile arrivare a tanto". Andrebbe chiesto a chi ha portato via i fiori dalle tombe...

Manuela Ribolla