NATALINO BENACCI
Cronaca

Testimone della strage. La missione di Corbo per Falcone e Borsellino

Pontremoli, l’ex agente era nella scorta: fu l’unico sopravvissuto a Capaci. Memorial al teatro della Rosa con inaugurazione di una targa celebrativa.

Pontremoli, l’ex agente era nella scorta: fu l’unico sopravvissuto a Capaci. Memorial al teatro della Rosa con inaugurazione di una targa celebrativa.

Pontremoli, l’ex agente era nella scorta: fu l’unico sopravvissuto a Capaci. Memorial al teatro della Rosa con inaugurazione di una targa celebrativa.

Rilanciare il valore della legalità per le giovani generazioni trasmettendo il dovere della memoria. E’ stato questo il messaggio lanciato dal Teatro della Rosa di Pontremoli nel corso del 4° Memorial “Falcone e Borsellino... Per non dimenticare“, moderato dalla giornalista Manuela Ribolla. Prima dell’evento in piazza della Repubblica è stata inaugurata la targa in marmo a ricordare Falcone e Borsellino realizzata dagli studenti dell’Istituto Pietro Tacca del polo scolastico Artemisia Gentileschi di Carrara alla presenza dei docenti Francesca Sandrini, Marco Ambrosini, Marco Ravenna e Sara Simonini. C’erano anche il presidente provinciale A.N.P.S. Antonino Bruno e il sindaco Jacopo Ferri.

Tra i protagonisti Angelo Corbo, ispettore capo della Polizia di Stato, ex componente della scorta del magistrato Giovanni Falcone e sopravvissuto alla strage di Capaci (medaglia d’oro al valor civile). Ad ascoltarlo una folta platea di studenti degli istituti scolastici Da Vinci, Pacinotti Belmesseri e Liceo Vescovile. Angelo Corbo era sull’auto di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, il 23 maggio del 1992, quando a Capaci un attentato mafioso compiuto da Cosa Nostra uccise il magistrato, sua moglie e gli uomini della scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro, gli ultimi tre erano su un’altra vettura. Corbo è l’unico sopravvissuto tra i passeggeri di quell’auto e, oggi, gira l’Italia con il suo libro “Strage di Capaci. Paradossi, omissioni e altre dimenticanze“. L’ex agente, è intervenuto al Memorial organizzato dal Comune di Pontremoli, dal Coni di Massa Carrara, dall’Anps, sezione Mussi e dal Ministero della Cultura, raccontando alla platea l’inferno che vide quel tragico giorno in cui la corsa delle tre vetture si arrestò all’altezza dello svincolo di Capaci perché sotto all’asfalto era stata piazzata mezza tonnellata di esplosivo dalla mafia. Angelo Corbo, nonostante siano trascorsi 33 anni, dorme ancora poco la notte a causa del senso di colpa di essere rimasto vivo. Tanti gli interrogativi: perché la scorta di Falcone fu ridotta? Per quale motivo fu composta in quel modo? Ombre e ipotesi aumentano anche per la scomparsa del rullino sottratto al primo soccorritore da due presunti agenti di polizia. "Non c’era la volontà di salvare Falcone - ha detto Corbo - Non era una persona amata ed è stato messo da parte, perché dava fastidio". A seguire la relazione di Fratel Raffaele Lievore, referente dell’onlus “Arrevutammoce“, in prima linea nella zona rossa di Scampia e gli interventi dell’Ispettore Miriam Laezza e dell’Assistente capo coordinatore Stefania Grassi della Polizia Postale di Firenze, continuati dall’Ispettore Matteo Mazzella e dal Sovrintendente Gianluca Lucchesi della Polizia Postale di Massa. Infine piccoli consigli e trucchi di autodifesa dal bullismo a cura del maestro 6° Dan Massimo Serrao (Dojo Tempio Massimo di Massa).

N.B.