Tari, il consiglio vota le tariffe. Costi e bollette in aumento. Differenziata in crescita

I rifiuti che Asmiu conferisce in discarica per lo smaltimento sono circa 45 milioni di tonnellate. Ogni cittadino produce a testa 670 chili di spazzatura. In estate la raccolta va alle stelle.

Tari, il consiglio vota le tariffe. Costi e bollette in aumento. Differenziata in crescita

Tari, il consiglio vota le tariffe. Costi e bollette in aumento. Differenziata in crescita

Cambia la Tari a Massa e sono previsti aumenti. Come accade anche in altri Comuni della Toscana per le utenze domestiche si è cercato di porre un freno attraverso una revisione al ribasso della parte variabile, che si paga in base ai componenti del nucleo familiare. Le nuove tariffe vanno in consiglio questa sera dopo il via libera da Ato Toscana Costa. C’è un dettaglio da chiarire subito: le tariffe devono coprire solo e soltanto i costi della gestione integrata dei rifiuti, ossia il complesso delle attività volte ad ottimizzare la gestione dei RU, quali la raccolta, il trasporto, il trattamento, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, il controllo delle discariche dopo la chiusura, l’attività di spazzamento e lavaggio delle strade, nonché la gestione delle tariffe e del rapporto con gli utenti. Sono esclusi ad esempio la derattizzazione, la gestione del verde pubblico e altro.

Allora passiamo ai numeri, quelli che interessano e che alla fine determinano la costituzione della Tari. Negli ultimi anni la raccolta differenziata è aumentata molto, superando quella indifferenziata: nel 2023 la produzione di rifiuti è stata di 13,4 milioni di tonnellate di indifferenziato e 31,3 milioni di tonnellate di differenziata. Significa che nel 2023, in media, ciascun cittadino massese ha prodotto 670,18 chili di spazzatura, valori oltre scala rispetto alle medie nazionali che deriverebbero dagli aumenti dovuti ai flussi turistici estivi. I numeri parlano di un incremento medio della produzione di rifiuti nella stagione estiva del 17,11% pari a 2,3 milioni di chili comportando un maggior onere solo per il trattamento del Ru e di costi di servizi mirati in favore delle strutture ricettive, pulizia del lavarone che nel periodo preso in riferimento per la determinazione delle tariffe è stato del +3,67% dei RU prodotti nel territorio comunale. Inoltre è indubbio l’incremento di rifiuti condotti da Asmiu al centro di raccolta e smaltimento nel periodo estivo, con un incremento medio del 10,32% e dei maggiori servizi offerti alle utenze non domestiche che determinano un costo maggior costo di gestione. Il risultato ha determinato la suddivisione dei costi attribuiti per il 63,57% alle utenze domestiche e il 36,43% a quelle non domestiche. Il costo totale per gestire il servizio è di 20,4 milioni di euro: tolte le detrazioni di 2,2 milioni di euro, la tariffa deve coprire un costo di 19 milioni che viene diviso in 12,2 milioni a carico delle famiglie, 7 per le utenze non domestiche. Passando al dettaglio della Tari, sarà così composta per le utenze domestiche ricordando che la quota fissa va moltiplicata per i metri quadrati della proprietà mentre la quota variabile dipende solo dal numero di componenti del nucleo familiare.