PATRIK PUCCIARELLI
Cronaca

Evangelisti sull’onda alta 7 metri. “Ho realizzato il sogno di una vita"

L’impresa del surfista: "Ne ho cavalcata una di 7 metri. Ci ho lavorato da quando ero un bambino"

Sulla cresta dell'onda

Carrara, 10 febbraio 2024 – Ha preso la tavola da surf si è diretto in Portogallo, a Nazaré, per cavalcare un’onda di 7 metri. "L’ho fatto e ho realizzato il sogno della mia vita". Giovanni Evangelisti ha 32 anni, maturità classica, una laurea in scienze politiche e la passione per il surf. Il suo rapporto con il mare inizia a "4 anni, con le prime remate in acqua sulla tavola poi dagli 8 ho iniziato a fare sul serio". Da quel momento non ha più smesso, le previsioni sono un punto fisso, al primo accenno d’onda si tuffa per vivere in simbiosi con l’acqua, per sentire il rumore del mare e prepararsi per il Portogallo.

"Era la mia seconda volta che andavo a Nazaré, ma a differenza della prima ero pronto mentalmente perché stiamo parlando di uno dei posto più estremi, almeno in Europa, dove praticare questa disciplina. Posso dire che è l’Everest del surf mondiale". Nazaré è una piccola cittadina costiera del Portogallo che si affaccia sull’Oceano Atlantico. Un paese di pescatori diventata meta dei surfisti più impavidi del pianeta, a caccia dell’onda più grande di tutte. A vederle da fuori le masse d’acqua sembrano montagne, i surfisti viaggiano da ogni parte del mondo per sfidarle e superare i propri limiti.

"La disciplina che faccio è il paddling cioè remare senza l’ausilio di una moto d’acqua (tow-in), a braccia come si dice in gergo, fino a quando non inizio a cavalcare l’onda. E’ tutta la vita che mi preparo per questo, ma da un anno seguo un percorso mirato".

Pronto anche per le forti emozioni che si provano "un mix di adrenalina mista a paura, ma anche di gratitudine e benessere perché è sempre stato il sogno della mia vita". Giovanni ha un rapporto puro con l’ambiente acqua e la natura, uno sguardo a 360 gradi sul surf che gli ha permesso di vivere appieno le onde di varie parti del globo, un mix di culture e tradizioni, ma Nazaré è sempre stato l’obiettivo. "Ho preso le onde più belle e più grandi della mia vita. Ho monitorato le previsioni diversi giorni prima fino a quando non si sono presentate le condizioni ideali. Così sono partito. Sono stati 10 giorni perfetti con il mare che mi ha regalato onde da sogno. Una volta indossato casco e giubbotto gonfiabile ho raggiunto il picco (punto dove si forma l’onda) poi l’attesa e quando è arrivata quella giusta ho iniziato a remare. Sotto ai piedi avevo una tavola da 3 metri, un 10 piedi, quando mi sono alzato in piedi è iniziata una discesa infinita in cui la sensazione è pari a volare sull’acqua. La paura più grande è quella di cadere e rimanere nel vortice rischiando di restare sott’acqua per diverso tempo, per questo anche l’allenamento è stato specifico per questa eventualità: ci vuole tanto fiato. Il mio obiettivo? Concentrarmi sul big wave magari anche con l’ausilio di moto d’acqua, dipende dagli sponsor".

Sul medagliere Evangelisti vanta il primo posto nel 2021 al Wave Hunters pro di Levanto, la maggiore competizione di grandi onde in Italia, poi un passato con la nazionale italiana juniores dove ha partecipato ai mondiali ed europei. Ha anche dato vita alla Delta Nove surf school al Doride a Marina. "Da quando il surf è diventato disciplina olimpica sta prendendo sempre più piede".