
Squadra in festa al Club Nautico. Cori con i tifosi
"Non Bisogna mai smettere di sognare". Con questa maglia celebrativa, indossata subito dopo il triplice fischio finale e acquistabile nell’official store, è iniziata domenica sera l’interminabile festa dei giocatori della Carrarese. Una festa che si è protratta sino alle prime luci dell’alba. Dopo il lungo abbraccio con i tifosi sia all’interno che all’esterno dell’impianto sportivo, i ’Calabro boys’ si sono ritrovati in serata in un noto locale di Marina di Carrara, al Club Nautico, dove hanno consumato una cena a base di pesce. Tra balli, canti, dj e karaoke le ore sono trascorse piacevoli. Ad un certo punto c’è stata l’improvvisata di diverse centinaia di tifosi che dall’esterno si sono fatti sentire.
L’appello non è andato deluso. Al cancello si sono presentati l’allenatore e i giocatori, che hanno intonato con i tifosi i cori della Curva. Tra questi l’immancabile ’Se vado in B’, che è diventato un vero e proprio tormentone della promozione. Molto gettonato anche il coro ’Un Finotto che fa gol la curva esulta’ dedicato al bomber veneto che con la sua rete ha regalato la vittoria sul Vicenza e la promozione in B. Fra l’altro questo coro è stato cantato proprio nell’immediato dopopartita direttamente al giocatore che si è presentato sotto la Curva Sud con in braccio la figlioletta e a fianco della moglie, sposata poco tempo fa proprio in Comune a Carrara. Una scena che ha visibilmente commosso Mattia che non ha saputo trattenere la classica lacrimuccia.
La componente familiare è stata una delle caratteristiche precipue di questi festeggiamenti. Quasi tutti i giocatori per questo memorabile evento, infatti, hanno portato allo stadio familiari e amici a cominciare dal tecnico Antonio Calabro che già qualche giorno prima aveva fatto salire da Lecce la moglie e le due figlie. Anche Imperiale aveva chiamato a raccolta parenti e amici dalla Sicilia e così via tutti gli altri dalle varie parti d’Italia. Più facile l’arrivo dei familiari di capitan Della Latta, da Viareggio, con in testa il suocero, l’ex grande arbitro Collina.