
Nel 2021 in Italia sono avvenuti 114 femminicidi
Massa, 25 settembre 2021 - Maltrattava e perseguitava da mesi l’ex moglie, appostandosi nei luoghi frequentati dalla donna e arrivando a nascondere un dispositivo Gps nella sua automobile per seguirla. Dopo la denuncia della vittima, l’uomo, un 49enne massese, nel tardo pomeriggio di venerdì è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari dai carabinieri di Massa.
Erano diverse le condotte vessatorie e persecutorie poste in essere dal soggetto. Oltre ad offendere e aggredire di continuo l’ex coniuge, con assalti sia fisici che verbali, coinvolgenti a volte anche altri familiari, il 49enne aveva architettato una serie di accorgimenti per controllare tutti i movimenti della donna, seguendola quando andava a fare la spesa o rincasava dopo il lavoro, o comparendo all’improvviso nei luoghi più diversi, tipico atteggiamento degli stalker.
Esasperata, lei si era rivolta ai carabinieri di Massa, raccontando nel dettaglio i fatti e il suo malessere ormai insostenibile, uno stadio d’ansia e di paura che aveva finito per compromettere pesantemente la sua vita quotidiana. Gli uomini dell’Arma hanno quindi preso a indagare e a sorvegliare l’uomo. Insospettiti dalle frequenti “visite a sorpresa” e dalla strana corrispondenza degli orari dei “casuali incontri”, gli inquirenti hanno controllato la macchina della donna, giungendo a una scoperta inquietante: l’ex marito aveva installato nell’abitacolo un apparecchio Gps che gli comunicava in tempo reale la posizione del veicolo.
I numerosi elementi di indagine raccolti e il grave quadro indiziario in capo all’indagato hanno permesso al sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Massa, Marco Mansi, di richiedere al Gip l’emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari, richiesta prontamente accolta dal giudice. L’uomo è stato quindi rintracciato e fermato dal carabinieri, i quali, dopo le attività del caso, lo hanno accompagnato nella sua abitazione, dove ora è obbligato a rimanere in regime di arresti domiciliari. Una misura, questa, espressamente prevista dalla legge per i casi di stalking e atti persecutori.
Soddisfatta l’Arma dei carabinieri, la cui stretta collaborazione operativa con l’Autorità Giudiziaria ha permesso di intervenire per tempo e troncare una grave situazione di rischio, evitando la possibilità che l’ossessione dell’uomo assumesse contorni ancora più pericolosi.