
di Daniele Rosi
Da due generazioni al servizio della clientela. Il bar pasticceria Cristallo in via Volpi a Marina; uno dei locali storici della città e aperto nel lontano 1970 da Giuliano Giuntini, è ancora oggi uno dei punti di riferimento per caffè, paste o aperitivi. Oltre cinquant’anni di onorato servizio per l’atttività, che nel corso dei decenni ha visto, attraverso le sue vetrine, i cambiamenti e la crescita urbana di Marina. Oggi l’attività è portata avanti da tutta la famiglia di Giuliano Giuntini: i figli Fabrizio ed Elisa e la moglie Margherita. Una famiglia che, nonostante le difficoltà e le limitazioni della pandemia, ha saputo resistere, reinventarsi e ripartire con il suo storico locale, pronta a guardare al futuro con ottimismo. Quell’ottimismo che rappresenta l’idea del "Caffè per la ripartenza" pensato dal nostro giornale in collaborazione con Confcommercio, che vuole dare voce e omaggiare quelle attività che hanno saputo dire "io resisterò" al devastante impatto del Covid. "I tempi sono cambiati da quando mio padre aprì l’attività nel 1970 – spiega Fabrizio Giuntini – però nel complesso è un lavoro ancora basato sulla tradizione. I veri cambiamenti sono stati quelli portati dal Covid, sia a noi sia ai clienti. E’ stato un impatto devastante e anche noi nel nostro piccolo abbiamo pagato in parte le conseguenze. Però siamo ancora qua – sottolinea – e non vogliamo mollare". Come per la maggior parte delle attività, anche per il bar pasticceria Cristallo il 2020 è stato il momento più difficile con il lockdown e le chiusure forzate che hanno messo in ginocchio tante attività. Non però il "Cristallo" che, per ironia della sorte, nonostante rappresenti il nome di un materiale leggero e delicato, ha retto l’impatto come fosse acciaio. "Chiudere non è stato facile – racconta Giuntini – e le spese di gestione sono sempre state alte. Grazie all’asporto e alla clientela fedele siamo riusciti a resistere per mesi. Ricordo che al pomeriggio ero diventato come un fattorino con circa duecento consegne al giorno; non è stato facile. Il fatto di essere un locale storico ha sicuramente contribuito a tenerci a galla perché conosciuti - ammette -, però ho nel cuore tutti quelli che hanno avuto difficoltà serie e capisco cosa voglia dire". Covid che non solo ha cambiato le abitudini dei titolari ma anche le sane vecchie usanze dei clienti, anche con piccoli cambiamenti. "Il covid ha sviluppato tra i clienti l’estrema ricerca della sicurezza e della pulizia - precisa Giuntini - ad esempio se prima il caffè veniva servito in tazzine di coccio, anche dopo le riaperture i clienti vogliono la tazza di caffè di carta usa e getta".