Sogno che diventa realtà: Francesco è pilota

Il 24enne in cabina di comando un Boeing 8200: "C’è ancora una lunga serie di corsi da seguire. Poi volerò sui cieli d’Europa"

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di Daniele Rosi

Un sogno che diventa realtà inseguendo la passione per il volo. E’ questa la bella storia del giovane Francesco Pagani, carrarese di 24 anni da poche ore ufficialmente pilota di linea di un Boeing 8200. Un’emozione ancora calda quella che racconta Francesco, a cui solo da poche ore è stata comunicata l’assunzione in una delle principali compagnie aeree europee. Come nella migliore delle tradizioni, la storia del giovane pilota inizia durante la sua infanzia, quando già da piccolo, in una stanza piena di modellini di aerei, sognava una carriera tra le nuvole come pilota. Con il passare degli anni questa passione non è venuta meno ma anzi, è diventata il vero obiettivo da perseguire una volta raggiunta la maggiore età. Un percorso di formazione duro quello intrapreso da Pagani, con molte ore di volo, i brevetti e le licenze, fino alla tanto attesa e sperata chiamata. "Dopo il diploma nel 2018 all’Itis di Pisa in trasporti e logistica, in un primo momento mi sono esercitato all’Aeroclub di Marina di Massa – racconta Francesco Pagani – fino all’ottenimento della licenza di pilota privato. In seguito mi sono recato a Leòn in Spagna per studiare in una vera scuola di volo e ottenendo a marzo 2021 la licenza di pilota commerciale." Tre anni in cui Pagani ha dovuto imparare, oltre alle nozioni fornite dalla scuola di volo, anche una nuova lingua, un contesto diverso in cui vivere e soprattutto la gestione della teoria alternata alla pratica; con giornate che iniziavano alle prime ore del mattino per terminare a sera inoltrata. Sacrifici che, poco più di un anno fa, hanno dato i loro frutti con l’ottenimento della licenza commerciale ma con le compagnie aeree in piena fase di restrizioni a causa della pandemia. "Proprio quando ho ottenuto la licenza, in Europa stavamo attraversando la fase più critica del Covid – ricorda il giovane pilota – e la maggior parte delle compagnie aeree avevano iniziato ad adeguarsi a questo riducendo il numero dei voli, se non annullarli del tutto. Per me è stato un problema perché sapevo bene di non poter ottenere un contratto fino a che la situazione non sarebbe tornata alla normalità". Nell’attesa di una chiamata, il pilota carrarese ha trascorso l’ultimo anno mantenendo lo standard di ore di volo necessarie per non perdere i brevetti ottenuti, fino alla chiamata di pochi giorni fa di una importante compagnia aerea. "Mi hanno contattato in virtù di un piano di assunzioni che entro il 2024 mira a far entrare circa 2mila persone nell’azienda – spiega Pagani – e io faccio parte di questi nuovi ingressi. Sarò in cabina di comando con il ruolo di secondo pilota su un Boeing che volerà sui cieli europei, anche se prima dovrò seguire alcuni corsi in Inghilterra per l’abilitazione al tipo di aereo. Non vedo l’ora di cominciare".