Siccità e impianti obsoleti: allarme generale "Urgenti lavori e migliorie per 14 milioni"

Manca l’acqua, presto nuovi razionamenti dando la priorità alle necessità degli agricoltori. I progetti di Consorzio e Unione dei Comuni

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Emergenza idrica in Lunigiana: servono oltre 14 milioni di euro per sistemare, migliorare e ammodernare tutti gli impianti del Consorzio 1 Toscana Nord. Ieri mattina ad Aulla il presidente dell’Unione dei Comuni Gianluigi Giannetti e Ismaele Ridolfi, presidente del Consorzio 1 Toscana Nord hanno analizzato i problemi degli impianti irrigui, visto che al momento il servizio è razionalizzato in buona parte della Lunigiana. Con buona pace degli utenti e soprattutto degli agricoltori che chiedono aiuto. Se la siccità andrà avanti di questo passo, sarà difficile continuare a garantire il servizio. "Come giunta dell’Unione - ha esordito Giannetti - abbiamo dato supporto alle richieste per progetti futuri e somme urgenze perché quest’anno abbiamo riscontrato grandi difficoltà per la siccità e l’impiantistica, che necessita di interventi non più rinviabili". I dati parlano chiaro, come del resto i pluviometri che hanno registrato la diminuzione delle piogge di un quarto, rispetto al passato. "La situazione ci preoccupa - ha detto Ridolfi, mostrando le immagini di prese e invasi - la siccità sta provocando conseguenze dirette sugli invasi, che non hanno la possibilità di riempirsi. E il servizio non può essere garantito. Il livello idrometrico del torrente Aulella registrato a luglio 2021 è stato raggiunto a maggio 2022, con ben due mesi di anticipo. Ogni giorno garantiamo la poca acqua di cui disponiamo, gli impianti inoltre sono vecchi, si rompono e necessitano di interventi. Ci siamo mossi in varie direzioni per ottenere contributi, i progetti riguardano tutti i sistemi, si tratta di importi considerevoli, oltre 14 milioni per tutta la Lunigiana. Lo scorso anno li abbiamo chiesti come contributi, a settembre inseriremo di nuovo il progetto sul bando nazionale e abbiamo la speranza fondata che arrivino. Si tratta di un fondo nazionale legato all’irrigazione". La situazione, rispetto allo scorso anno, è davvero preoccupante. "Stiamo cercando di ammodernare gli impianti - ha aggiunto -, come tre proposte alla Regione Toscana per le vasche di accumulo, faremo tutti i tentativi per migliorare il sistema. Se non pioverà dovremo aumentare il razionamento, dando priorità agli imprenditori agricoli". Ieri i rappresentanti dei due enti hanno incontrato molti imprenditori agricoli e associazioni di categoria: loro chiedono aiuti e attenzione ai loro disagi. "Fivizzano è più in difficoltà - ha aggiunto Ridolfi - perché conta un gran numero di imprese agricole. Gli impianti sono ormai vecchi: la poca acqua mette in evidenza le criticità". Forse è meglio pensare al futuro e a trovare l’acqua in Lunigiana. "Partendo dalla consapevolezza che il nostro territorio è ricco di acqua - ha aggiunto Enrico Petriccioli - Con l’Unione bisognerebbe fare un ragionamento per progettare nuovi pozzi o invasi". Dello stesso parere Giovanni Cittadini, sempre del Consorzio. "Bisogna ascoltare agricoltori e utenze - ha chiuso - gli invasi potrebbero essere utili anche per domare incendi, prevenire emergenze".

Monica Leoncini