Rubinetti a secco e nuove proteste Appello contro gli sprechi d’acqua

A Filattiera è iniziato il razionamento. A Zeri il sindaco ha chiesto alla Regione Toscana le autobotti. In tutta la provincia rispetto al 2021 è caduto il 42% in meno di pioggia. Oggi ad Aulla i dati idrometrici

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L’emergenza siccità continua a tenere sotto scacco la Lunigiana: falde a secco e rubinetti senz’acqua nei capoluoghi e nei paesi. Oggi è convocata ad Aulla una conferenza stampa dell’Unione dei Comuni della Lunigiana e del Consorzio 1 Toscana Nord e saranno presentati foto e video degli invasi e dei corsi d’acqua con dati pluviometrici e idrometrici. Dal primo gennaio in Toscana è caduto il 34 per cento in meno di pioggia, più di un terzo della media, con punte di -42 per cento in tutta la provincia di Massa Carrara. Gaia è già intervenuta dove erano state segnalate carenze con proteste come a Villafranca in Via della Vigna, ma l’azione di vigilanza è costante perchè ai fattori ambientali e climatici si aggiungono comportamenti scorretti e incivili.

"L’uso responsabile della risorsa idrica resta un nodo cruciale - avverte il sindaco di Tresana Matteo Mastrini -, le azioni dolose e sconsiderate sono all’ordine del giorno e mai come in questo momento ci vuole buon senso nell’uso dell’acqua". Si è dovuto adottare il razionamento da parte del Consorzio 1 Toscana Nord per il servizio irriguo a Filattiera nelle località Caprio e La Piana. e a Mulazzo.A Zeri nella Valle di Rossano vengono segnalate criticità nell’erogazione di acqua potabile. E il sindaco Cristian Petacchi ha chiesto alla Regione l’invio delle autobotti per implementare i depositi nel Rossanese.

Il responsabile di Italia Nostra per la Lunigiana, Nello Bertoncini. si è fatto portavoce delle lamentele. "Com’è accettabile che persone trovino i rubinetti a secco più giorni e si debbano lavare con le salviettine umidificate? Hanno dovuto comprare l’acqua in bottiglia per farsi da mangiare perché non avevano neanche la possibilità di andare a prelevarla alla fontana pubblica". L’invito al sindaco di Zeri è di risolvere subito il problema.

"E’ un caso capitato nella frazione di Valle – spiega Cristian Petacchi –. C’è stato un guasto che non si riusciva a rintracciare. L’acqua non è mai mancata, ma l’avaria impediva di avere nelle tubature la pressione adeguata e l’acqua arrivava con difficoltà. Lunedì scorso abbiamo risolto la situazione e siamo tornati alla normalità. A Valle ci sono 10 persone e ad un’utenza arrivava poca acqua. Ho chiesto ad un fontaniere di girare per i paesi domenica scorsa per intervenire in caso di necessità".

Com’è la situazione nelle altre zone? " Ad Adelano, Coloretta, Patigno e Codolo l’acqua c’è e non abbiamo dovuto razionarla - aggiunge il sindaco -. E’ in vigore però l’ordinanza per la tutela della risorse idropotabili, l’uso deve essere limitato e rivolto in maniera esclusiva agli scopi igienici e domestici. Nella valle di Rossano abbiamo dovuto procedere al razionamento perché si è registrato un abbattimento dell’erogazione di acqua alle sorgente a un decimo della produzione ordinaria. Lo stop avviene di notte per rimpinguare i serbatoi. E lì, da quando sono sindaco ho riattivato, quattro depositi. Ho chiesto alla Regione Toscana le autobotti per avere un supporto. Però senz’acqua durante il giorno non c’è nessuno. E in media il costo della bolletta è di 100 euro all’anno".

Natalino Benacci