MARIA NUDI
Cronaca

Schianto mortale, centauro perde la vita sul lungomare

Roberto Nicolini, 53 anni, lascia moglie e due figli

Sul luogo dell’incidente sono arrivati gli agenti della polizia municipale che stanno ricostruendo la dinamica dei fatti

Massa, 10 agosto 2016 - UNA TELEFONATA nel cuore della notte ha sconvolto la vita tranquilla di una famiglia che vive in via Treviso, alle Puliche, la zona di Marina dove ci sono abitazioni residenziali e piccoli condomini. Quella telefonata che nessuno vorrebbe mai ricevere è arrivata ai familiari di Roberto Nicolini, 53 anni da compiere nel prossimo mese di settembre, molto conosciuto e stimato alle Puliche, ma anche a Massa: era un ottimo artigiano del settore idraulico.

Roberto Nicolini è stato vittima di un tragico incidente avvenuto nel cuore della notte sul lungomare di Ponente a Marina, sul viale Vespucci tra l’abergo Italia e la spiaggia libera. Un incidente sulla cui dinamica stanno lavorando gli agenti della polizia municipale. L’uomo stava viaggiando sullo scooter quando è accaduto lo schianto con una macchina. Un impatto terribile nel quale le conseguenze più gravi sono state riportate dallo scooterista: quando l’ambulanza del 118 con il medico a bordo è arrivata i soccorritori si sono subito accorti della gravità delle condizioni di Roberto.

UNA VOLTA al pronto soccorso l’equipe del Noa si è prodigata per cercare di salvare l’artigiano. Ma purtroppo il cuore di Roberto non c’è la ha fatta: troppo gravi i traumi riportati nell’impatto con la macchina. Roberto era sposato con Monica, un amore grande quello con la madre dei suoi figli che aveva sposato il 5 dicembre del 1992 e dal quale sono nati due figli, Miriana 21 anni, una bella ragazza, e Mirco, il fratello più piccolo, un adolescente che ha la stessa passione del padre per la Vespa. Ed è stato proprio Mirco ieri a scrivere un messaggio d’amore per il padre. «Ci hai lasciato troppo presto. Ti AMO». Roberto Nicolini aveva la passione per la Vespa e al Vespa Club che lo ha conosciuto non può che descriverlo come una bella persona. «Zio era una brava e bella persona con lui si scherzava e si rideva», dicono i nipoti. In dolore composto, vissuto in via Treviso dove vive la famiglia, conosciuta e stimata. Intanto ieri la polizia municipale è stata impegnata nelle indagini che dovranno ricostruire la dinamica dell’incidente. Il vice comandante Pietro Borghini ha fatto la spola tra il pronto soccorso ed il comando della polizia municipale. Sembra, ma è un’ipotesi che l’impatto con lo scooter sia stato provocato da un’improvvisa inversione dell’auto. Ma si tratta di un’ipotesi, se qualcuno ha visto qualcosa può rivolversi alla polizia municipale. La salma di Roberto Nicolini è a disposizione della magistratura per ulteriori accertamenti.