
Rifiuti alla foce del fosso Lavello, l’amministrazione comunale di Massa dà la caccia ai responsabili. E ha già un’idea di chi possano essere. Ogni quindici giorni, alternativamente, le amministrazioni di Massa e di Carrara procedono con interventi di pulizia. In media l’amministrazione massese rimuove e smaltisce circa 450 kg di rifiuti tra cui plastica, ingombranti, residui di automezzi, elettrodomestici, mobiletti in legno, bombole del gas. Un’operazione che costa all’amministrazione comunale, e alla collettività, circa 10mila euro all’anno. Rifiuti che si depositano sulla barriera installata proprio per evitare che finiscano in mare.
A seguito di un sopralluogo, effettuato a novembre, l’assessore all’ambiente Paolo Balloni si è attivato per trovare una soluzione: "Su indicazione del sindaco – afferma l’assessore – abbiamo deciso di individuare la provenienza di tutti quei rifiuti che vengono regolarmente rimossi da Asmiu dalla barriera galleggiante posta vicino alla foce del Lavello. Ho quindi chiesto agli uffici del settore ambiente, con la collaborazione di Asmiu e Consorzio di Bonifica Toscana Nord, di installare un’ulteriore barriera a monte di via Massa Avenza così da monitorare tutto quel tratto di fosso Lavello che vede anche la presenza di due campi rom che insistono sul territorio di Carrara. La seconda barriera è stata installata lo scorso 10 dicembre e da quel momento i tecnici comunali stanno effettuando sopralluoghi e verifiche documentando quanto rinvenuto. Ebbene, dopo due mesi circa, la panna a mare è risultata, come sempre, al limite della capienza con la necessità di una rimozione frequente dei rifiuti, mentre la panna a monte è sostanzialmente pulita, se non fosse per la presenza di alcuni detriti naturali e deteriorati, trasportati anche dalle piogge. Mentre a mare si raccolgono sempre materiali più recenti. I rifiuti si accumulano esclusivamente nella panna posta a mare indicando che i rifiuti provengono da uno specifico tratto". Chiaro il riferimento ai campi rom.
"Quella del Lavello è una questione delicata – dice il sindaco Francesco Persiani – ma a cui vogliamo trovare una soluzione, perché quei rifiuti rischiano di ostruire il fosso oltreché essere dannosi per l’ambiente e la salute della cittadinanza. E’ evidente che i materiali vengano gettati abusivamente nel fosso con tutti i disagi che ne conseguono, per questo stiamo monitorando attentamente la situazione". L’amministrazione comunale continuerà il monitoraggio per intraprendere successivamente ulteriori azioni a tutela dell’ambiente e della salute della cittadinanza.