Resta la distanza tra Asl e sindaci lunigianesi

La direttrice generale dell'Asl Toscana Nord Ovest, Maria Letizia Casani, si confronta con i sindaci lunigianesi sulla riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza. Casani propone una "proposta Lunigiana" come integrazione al taglio dell'ambulanza medicalizzata "Mike" di Aulla. I sindaci chiedono una programmazione economica più equa.

Resta la distanza tra Asl e sindaci lunigianesi

Resta la distanza tra Asl e sindaci lunigianesi

Con un ritardo di qualche mese, la direttrice generale dell’Asl Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani, ieri ha risposto alla chiamata dei sindaci lunigianesi determinati a confrontarsi sulla riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza. Collegata da remoto con l’assemblea della Società della Salute, riunita in sala di rappresentanza del comune di Aulla, Casani ha riferito dell’impedimento dell’assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini. "Questa riforma da subito non ci è piaciuta", ha esordito il presidente della Sds, Riccardo Varese. Un’apertura piccata in cui il presidente ha subito ribadito la piena condivisione del documento contro il taglio dell’ambulanza medicalizzata ’Mike’ di Aulla, sottoscritto da tutti i sindaci e dai comitati e cittadini presenti all’assemblea pubblica indetta nei giorni scorsi su impulso del sindaco di Tresana Matteo Mastrini. "Ringrazio Casani – ha proseguito Varese – ma più che tecnici servono politici. Bezzini deve venire ad Aulla".

La parola è quindi passata alla direttrice dell’Asl e poi al direttore dell’area emergenza-urgenza 118 Andrea Nicolini, anche lui collegato da remoto, che ha dettagliato gli aspetti tecnici dell’applicazione degli standard della delibera regionale 1424. Un modello contestato, che è entrato in fase applicativa con il mese di ottobre e che in Lunigiana si è tradotto nel taglio dell’ambulanza ’Mike’, che lavorava sulle 12 ore nel comprensorio aullese e dintorni fino a Comano, e nel taglio dell’ambulanza medicalizzata di Fosdinovo: tradotto in cifre, un taglio complessivo per oltre 500 interventi annui sulle 12 ore giornaliere. Casani però non si è presentata ’a mani vuote’ ma con una ’proposta Lunigiana’. Eccola: dotazione di defibrillatori all’interno delle ambulanze ’Bravo’, ovvero quelle in cui sono presenti solo i soccorritori, con attrezzature di telemedicina per la trasmissione dei tracciati in tempo reale all’ospedale; rafforzamento della cardioprotezione, ovvero istallazione di defibrillatori sul territorio; e infine, realizzazione delle piazzole di elisoccorso.

Unanime la replica dei sindaci: la ’proposta Lunigiana’ non deve essere sostitutiva della ’Mike’ piuttosto un’integrazione. Mastrini e Bellesi hanno affrontato anche il tema delle prestazioni aggiuntive: "Incredibile che dalla Lunigiana medici e infermieri vengano autorizzati e pagati dall’azienda per svolgere servizio in altri territori ma non si faccia anche verso la Lunigiana".

Il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti, ha aperto il fronte della programmazione economica: "Asl investe nuovamente su ospedali di costa dov’è presente il Noa e non tiene conto che alcune frazioni in Lunigiana distano oltre 75 km con una percorrenza di oltre 40 minuti". Tema, quello della difficoltà delle aree interne, evidenziato anche dai sindaci di Filattiera, Annalisa Folloni, di Mulazzo, Claudio Novoa, di Licciana, Renzo Martelloni, e di Comano, Antonio Maffei. Il sindaco di Aulla Roberto Valettini ha inoltre insistito sul servizio di pronto soccorso indispensabile che la ’Mike’ svolge in assenza di un presidio ospedaliero ad Aulla, oltreché sul servizio reso in tutta la Lunigiana quando le automediche sono impegnate. Il sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri ha parlato di assenza di concretezza di Asl. Casani ha chiuso il collegamento chiedendo tempo ai sindaci e rinviando decisioni a un nuovo incontro con Bezzini.

Michela Carlotti