REDAZIONE MASSA CARRARA

"Ragazzi disabili esclusi dai centri estivi"

Afaph, Dammi Voce e Autismo Apuania attaccano il Comune di Massa. "Discriminatorio non ammettere chi ha più di 14 anni"

"I nostri figli chiusi in casa e discriminati". L’accusa, al Comune di Massa, arriva dalle associazioni Dammi voce, Autismo Apuania e Afaph e il motivo è dovuto ai centri estivi comunali. "Gli adolescenti disabili – affermano le associazioni – sono rimasti esclusi dai centri estivi. Ed è una discriminazione che si ripete d’estate a subirla sono decine di adolescenti disabili ai quali, nei fatti, non viene data la possibilità di frequentare i centri estivi". Il Comune di Massa infatti ammette ai centri solo i bambini di età compresa tra 3 e 14 anni, ai quali vengono garantite 12 ore di operatore settimanali.

"Ma i ragazzi disabili con più di 14 anni non potranno pertanto frequentare i centri estivi – sostengono Dammi voce, Autismo Apuania e Afaph – il che significa non dare loro alcuna possibilità di socializzare e stare insieme ad altri ragazzi. Rispetto ai ragazzi con disabilità si ritiene che l’età anagrafica non possa e non debba assolutamente costituire un criterio di esclusione per la frequenza dei centri estivi: questi soggetti con disabilità cognitiva, proprio perché caratterizzati da uno sviluppo atipico, spesso necessitano di rapportarsi con bambini e ragazzi di età anagrafica inferiore. Non va dimenticato, inoltre, che questi ragazzi sono gli stessi ai quali, nell’età compresa tra i 3 e i 14 anni – età in cui “teoricamente” essi avrebbero potuto frequentare i centri estivi in virtù appunto della variabile anagrafica – è stata preclusa la possibilità di frequentare tali centri alla stregua degli altri ragazzi a causa del numero esiguo di ore “coperto” dall’operatore socio-educativo. Dalle istituzioni i genitori dei ragazzi con disabilità si aspettano un aiuto concreto e invece trovano il solito muro invalicabile".

Le associazioni Dammi Voce, Autismo Apuania e Afaph, che ormai da anni tutelano le persone con disabilità, rivendicano il diritto alla partecipazione e inclusione di tutti i ragazzi nei centri estivi. "Il problema – affermano – è annoso. Ad oggi ancora ci sono evidenti criticità di gestione, organizzazione, programmazione a livello comunale e non si danno le risposte giuste ai bisogni speciali di moltissime famiglie che vivono situazioni drammatiche con ovvie ripercussioni anche in termini di equilibrio psicofisico. Risulta ormai evidente che c’è un’offerta di servizi sempre più insufficiente e una domanda in aumento difficile da sostenere senza nuove risorse da destinare. Complessivamente il fenomeno della mancata ammissione di minori con disabilità esiste soprattutto per la fascia adolescenziale e in particolare per i soggetti con disabilità complessa cognitiva e motoria. Le associazioni evidenziano che questi comportamenti sono illegittimi e rappresentano una condotta potenzialmente discriminatoria, in violazione di una legge dello Stato e della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità".

Dammi Voce, Autismo Apuania e Afaph chiedono a gran voce alle istituzioni di non voltare le spalle a questa categoria di persone che hanno bisogno più delle altre di maggiore attenzione e sensibilità e chiedono urgentemente l’apertura di un tavolo che possa consentire un confronto tra istituzioni (Comune di Massa, servizi sociali, Asl Usfmia, Asl Ufsma) e famiglie per la risoluzione della problematica.