Questura al parco degli Ulivi. Duemila firme contro il progetto

Presidio di comitati e associazioni. "Basta con la cementificazione: chiediamo un incontro col Prefetto"

Questura al parco degli Ulivi. Duemila firme contro il progetto

Questura al parco degli Ulivi. Duemila firme contro il progetto

di Patrik Pucciarelli

Raggiunte 2mila firme per di no alla Questura al parco degli Ulivi e la richiesta di incontrare il Prefetto Guido Aprea. Ieri la manifestazione delle associazioni ambientaliste all’interno del parco con circa 100 persone contrarie alla cementificazione di un polmone verde della città. In concomitanza con la giornata dello sciopero generale per il clima, la protesta nazionale a Massa si è affiancata a chi alza la voce per proteggere questa zona dalle ruspe. "La battaglia è giusta - sottolinea il consigliere regionale Giacomo Bugliani -. La Questura non può essere costruita qua. E’ necessario evitare un ulteriore consumo di suolo, ci sono molti spazi a disposizione non ha senso concentrarsi sui polmoni verdi. Questa è una battaglia di civiltà. Che la politica trovi soluzioni alternative a una scelta scellerata".

Abitanti della zona, cittadini, associazioni, movimenti , comitati, con megafono alla mano hanno espresso tutto il loro dissenso. "Noi portiamo la voce dei città, ma in consiglio fanno di non ascoltare - spiega consigliere di opposizione, Ivo Zaccagna -. Il copione è sempre lo stesso come con l’Ugo Pisa e la Rinchiostra. Ma questa volta la risposta della cittadinanza è stata forte". Tra i manifestanti anche Rivoluzione libera giovani con la portavoce Jana Sanna. "Anzi che cementificare la politica dovrebbe risolvere i molteplici problemi che abbiamo nelle scuole come il riscaldamento o addirittura dove piove dentro. Le piante sono importanti per l’aria che respiriamo il nostro è un sostegno all’ambiente". Edifici da recuperare questa è la parola d’ordine "visto che ce ne sono tanti - commenta Francesco Rossi di Legambiente -. Qua non servono 2mila500 metri quadrati di edificio, ma serve che vengano installate centraline per monitorare l’inquinamento".

Firme che crescono a vista d’occhio anche grazie al portale online Change.org che ha raccolto 600 adesioni. "Quando si parla di temi come questo la cittadinanza risponde - racconta la consigliera del Polo progressista e di sinistra Daniela Bennati -. Non c’è una visione ambientale in queste scelte. Domenica saremo di nuovo qua dalle 9 alle 11 per raccogliere altre firme". Poi ci sono le soluzioni come "piazza Garibaldi - dice Bruno Giampaoli di Italia Nostra - ma non di sicuro un sito come questo che è da proteggere. Abbiamo richiesto un incontro con il Prefetto per trovare delle alternative". A gravare sulla scelta anche le criticità del traffico "che sono importanti nel tratto - spiega la segretaria del Pd Claudia Giuliani -. Noi diciamo no al cemento e ad alternative come la Banca d’Italia con la quale è stata fatta campagna elettorale". Infine Elia Buffa del sindacato Usb. "Un progetto folle che non prende in considerazione i cittadini. Quello apuano è un territorio da sempre sacrificabile dal punto di vista ambientale è ora di dire basta".