Donne in difficoltà fatte prostituire per pochi soldi, coppia arrestata

Massa, i due gestivano un giro di prostituzione: annunci sul web e incontri in un locale per scambisti

Le operazioni sono state condotte dai carabinieri

Le operazioni sono state condotte dai carabinieri

Massa, 21 aprile 2022 - Una coppia della provincia della Spezia arrestata, quattordici donne sfruttate per un giro di prostituzione. Succede a Massa, dove i carabinieri della sezione operativa hanno arrestato i due a seguito dell'indagine coordinata dal sostituto procuratore Clarissa Berno.

Le indagini erano partite da alcuni annunci pubblicati su un noto sito web di incontri, che hanno portato i carabinieri a puntare i riflettori su un locale in un quartiere residenziale e tranquillo della frazione di Marina di Massa che, già in passato, era salito alla ribalta delle cronache per essere stato un club frequentato da coppie di scambisti. L’indagine ha consentito di evidenziare come, nel frattempo, la struttura avesse mutato i propri fini, diventando un vero e proprio luogo di esercizio della prostituzione da parte di diverse donne, tutte gestite e controllate dalla coppia.

Nel corso delle indagini gli investigatori hanno ricostruito quello che verosimilmente era il modus operandi degli indagati: in primo piano una giovane donna, originaria dell’Est Europa, che aveva il compito di ricercare e selezionare le donne da avviare alla prostituzione e ne gestiva quotidianamente le attività di prostituzione. La stessa donna, con il compagno italiano, provvedeva a perfezionare gli annunci degli incontri a pagamento sui diversi siti per adulti e, al contempo, gestiva l’accesso dei clienti alla struttura, che ottenevano specifiche indicazioni per raggiungere il luogo dove avrebbero consumato i rapporti sessuali e i relativi importi delle prestazioni.

Le donne sfruttate, 14 quelle finora identificate, di diversa nazionalità ed età ma in prevalenza italiane, vivevano situazioni personali differenziate. In alcuni casi, i militari hanno accertato che vivevano uno stato di necessità e bisogno, tanto da essere costrette a prostituirsi anche per un’esigua somma di denaro, mentre il grosso dei proventi corrisposti dai clienti, pari anche al cinquanta per cento del totale, veniva trattenuto a fine serata dalla “maitresse”.