REDAZIONE MASSA CARRARA

Procurata evasione, agenti sotto processo

Un uomo portato in questura era in detenzione a casa: i poliziotti intervennero per sedare una lite familiare

MASSA

Dovranno rispondere di abuso di ufficio, sequestro di persona e procurata evasione i quattro agenti di polizia che la sera del 21 novembre di due anni fa portarono in questura un uomo che era agli arresti domiciliari. Ieri mattina in tribunale c’è stata la prima udienza che vede a processo quattro poliziotti accusati di questi reati.

I fatti risalgono a due anni e mezzo fa: una volante era stata allertata per una lite in famiglia. Una volta arrivati a casa gli agenti hanno subito notato una situazione molto delicata, con la sorella l’uomo che stavano discutendo. I poliziotti, vista la tensione che si stava tagliando con il coltello, hanno deciso di portare l’uomo in questura per approfondire la questione e per comprendere le motivazioni della lite.

Una volta arrivati in questura gli agenti hanno immediatamente informato il Pm Marco Mansi che l’uomo era stato trasferito momentaneamente in questura al fine di far calmare le acque e per sedare gli animi dei due litiganti.

L’uomo però era agli arresti domiciliari e adesso i poliziotti sono a processo per vari capi di imputazione, tra cui sequestro di persona, procurata evasione, abuso di ufficio. Due degli agenti sono difesi dal legale Enzo Frediani. Ieri mattina ha preso via il processo in tribunale a Massa che ora li vedrà difendersi da queste accuse.