REDAZIONE MASSA CARRARA

Presunte violenze in caserma dell’Arma: parla il generale Liberatori

Nuova udienza per il processo che vede di fronte al collegio presieduto dalla giudice Antonella Basilone (a latere Dario Berrino e Marta Baldasseroni) trenta carabinieri per le presunte violenze nella caserma di Aulla ai danni di diversi cittadini stranieri. Ieri mattina è stato ascoltato come teste il generale Valerio Liberatori: "Fui comandante provincia dal 2016 al 2017, prima di andare a Bruxelles. Appena arrivato ricordo durante la visita in Procura la pm Iacopini mi informò che c’era un accertamento tecnico sul brigadiere capo Fiorentino per comportamenti rilevanti dal punto di vista penale. Tempo dopo mi informò che la Procura aveva intenzione di effettuare intercettazioni ambientali nella stazione di Aulla e sul parco macchine in servizio della compagnia di Pontremoli. Informai il mio superiore, il generale Saltalamacchia". Una domanda è poi stata fatta sulla famosa battuta di Fiorentino (‘Mi hanno messo il badante’) "Fu il comandante della compagnia di Pontremoli, Saverio Capelluti, su segnalazione del comandante della stazione di Aulla, Tellini, a mettere un collega con Fiorentino perché sosteneva che fosse una testa calda. Fu una decisione autonoma del comandante Capelluti". La domanda a latere anche su Amos Benedetti, anche lui imputato: "Non ho lavorato con lui in provincia, ma in Kosovo. Era un luogo di guerra, mi è sembrato un ottimo militare".