
Gli scultori dell’Officina Ponte di Ferro adesso nella sede. di viale XX Settembre
Proseguono i lavori nella nuova sede dell’Officina d’Arte Ponte di Ferro, che dal laboratorio omonimo in via Carriona si è trasferita sul viale XX Settembre all’interno della Figaia Marmi. Si tratta di un laboratorio di scultura associativo nato 19 anni fa a Carrara che oggi raccoglie quattordici scultori. Gli stessi scultori che per ultimare la nuova sede si sono trasformati in muratori, imbianchini, falegnami, persino elettricisti, pur di risparmiare e agire in autonomia. E già perché la nuova sede se la stanno pagando autofinanziandosi, nonostante avessero lanciato una raccolta fondi online che però ha fruttato solo 1.500 euro. E questo nonostante la loro associazione sia stata un esempio di rigenerazione urbana e industriale ai tempi della sede sotto i Ponti di Ferro, e che al tempi in cui gli artisti avevano ricevuto la notizia di abbandonare tassativamente la sede di via Carriona si fosse indignato tutto il mondo della cultura cittadina. Ma questi scultori credono nel loro sogno, che è quello di fare qualcosa di speciale per Carrara. Un punto di riferimento per i giovani scultori che stanno ancora studiando, per gli artigiani affermati e anche per gli artisti che arrivano da tutto il mondo per scoprire i segreti del mestiere.
In cantiere anche l’idea di fare delle residenze artistiche, così da non disperdere il sapere. La nuova sede espositiva sta prendendo forma, gli scultori ci lavorano a turno tutti i giorni: hanno rasato tutti i muri e poi li hanno dipinti, con materiali di recupero hanno realizzato scaffalature, mensole, tavoli e mobili, hanno costruito da soli anche porte e finestre e naturalmente si sono portati via la storica insegna dei Ponti di Ferro. Piano piano questa straordinaria attività di fai da te sta facendo nascere un laboratorio unico in tutta la città, anche perché gli scultori dell’Officine Ponte di Ferro hanno nazionalità diverse e lo stile degli interni è contaminato da queste culture.
La facciata del laboratorio sarà decorata con un murales che dovranno realizzare le artiste di A m’l rum da me. Nella sede della Figaia l’associazione può disporre anche di uno stabile che ospiterà una cucina, una gipsoteca che all’occorrenza può diventare sala riunioni o zona relax, un bagno e uno studio per le creazioni in 3D. "Ad agosto abbiamo tirato su tutto l’intonaco di tutti i muri per rendere praticabile il cantiere – spiega il presidente Dario Petrucci –, e da settembre tutti i giorni lavoriamo per ultimare i lavori, che continuano a slittare ma che contiamo di ultimare in primavera. Stiamo facendo tutto noi ed essendo tutti scultori abbiamo la manualità per fare anche muratori e falegnami – aggiunge il vicepresidente Valerio Neri –. Lo facciamo per risparmiare". "Questo diventerà un hub per gli studenti neolaureati, metteremo dei gazebo esterni per studenti e artisti – prosegue Dario Petrucci –. Vorremo fare qualcosa di esplosivo, creare delle residenze artistiche, fare simposi, coinvolgere i ragazzi dell’Accademia per avere un ricambio generazionale. Alla fine verrà fuori una bella cosa per Carrara, un esempio di collaborazione pubblico privato che renderà tutti orgogliosi".