Piano per conservare prati e boschi. Obiettivo far rinascere la montagna

Appuntamento a Filattiera per il progetto partecipato nell’ambito “Ape Toe“ con opportunità di finanziamenti

Piano per conservare prati e boschi. Obiettivo far rinascere la montagna

Piano per conservare prati e boschi. Obiettivo far rinascere la montagna

Quello di recupero e salvaguardia delle praterie dell’Appennino è un argomento che in Lunigiana, negli ultimi anni, è ricorrente. I prati destinati all’allevamento degli animali, quali pecore, capre, asini e cavalli, venivano manutenuti regolarmente, cosa che non avviene più da quando questo tipo di attività è andata scemando. Un esempio sono i prati di Logarghena, nel Comune di Filattiera. Lo stesso destino è toccato anche alle foreste, dove ormai i boschi subiscono l’incuria dovuta all’abbandono del territorio.

E’ per questo che nasce il progetto “Ape Toe: ripristino praterie e foreste dell’Appennino“, che prende il via con la costruzione partecipata del Piano di azione per la Conservazione dell’Appennino Settentrionale, condividendone con il territorio visione, obiettivi e azioni per la rigenerazione degli obiettivi. Per mercoledì è stato dunque organizzato il Forum della Lunigiana alle 15 al Centro didattico della Pieve di Sorano a Filattiera, rivolto alle istituzioni locali, alle associazioni, ai cittadini e portatori d’interessi per contribuire fattivamente al progetto che ha come obiettivo il ripristino del paesaggio agro-naturale e dei delicati ecosistemi dell’Appennino, offrendo un’opportunità per essere salvati dall’incuria e dell’abbandono.

Oltre alle praterie e foreste della Lunigiana, protagoniste saranno anche quelle della Garfagnana, dell’Appennino reggiano e parmense e delle Alpi Apuane. "I protagonisti del Piano – commenta Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette di Legambiente – oltre ai partner, dovranno essere gli allevatori, i proprietari e tutti coloro che abitano l’Appennino. Li coinvolgeremo nel processo di decisione attraverso forum territoriali permanenti, che avranno il ruolo di gettare le basi per gli interventi di restauro dei paesaggi, contribuendo a invertire l’abbandono dell’Appennino".

Durante l’incontro saranno anche presentate le opportunità di finanziamenti del settore promossi da Regione Toscana, Gal Leader e Parchi. Il progetto, finanziato dal programma ‘Endangered Landscapes & Seascapes Programme’ gestito da Cambridge Conservation Initiative, sarà realizzato da Legambiente insieme al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (Main partner), Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Parco Regionale delle Alpi Apuane, Parchi del Ducato, Unione di Comuni Montana Lunigiana, Unione Comuni della Garfagnana, GAL Consorzio Lunigiana e GAL MontagnAppennino, UNCEM, mentre il supporto tecnico sarà assicurato da NEMO srl di Firenze.

A.B.