di Francesco Scolaro
Se c’è un palazzo che più di altri rappresenta la città di Massa, per imponenza, storia e bellezze (pure nascoste) questo è il Ducale: la sua facciata rossa che abbraccia idealmente tutto il lato rivolto a sud della grande piazza Aranci è uno dei punti di riferimento per i turisti e per tutti gli amanti del centro storico. Varcato poi il grande accesso ci si ritrova letteralmente catapultati in un’altra epoca: lo stupore del cortile circondato dal colonnato e sullo sfondo la fontana del Nettuno. Bellezze che si ripercorrono poi di stanza in stanza, ricche di storia e affreschi. La Sala degli Specchi e il Salone degli Svizzeri, l’Alcova del Duca e la Cappella ducale nell’ala sede della Prefettura.
E nelle ex sale della Presidenza ora fa bella mostra di sé pure il calco del Portale del Biduino, opera storica che un tempo si trovava all’ingresso della chiesa di San Leonardo al Frigido e oggi è addirittura pezzo pregiato nella sede “The Cloisters” del Metropolitan Museum of Art di New York.
Bellezze che purtroppo non sono accessibili a tutti (tralasciando gli attuali problemi di Covid). Soprattutto sono bellezze ‘ferite’: la facciata ha bisogno di importanti interventi di restauro e messa in sicurezza delle criticità riscontrate sulle strutture di gronda, così da ormai almeno cinque anni è letteralmente ingabbiata dentro impalcature e transenne che in buona parte la nascondono.
Ma pure molte delle stanze non se la passano certamente bene. Crepe e problemi strutturali che si trovano spesso nei palazzi così antichi. Piccoli cedimenti portati poi alla luce a causa dei terremoti che si sono verificati nel 2012 e 2013. In particolare le scosse del 2012 avevano ulteriormente aggravato delle fessure presenti nelle stanze 204 e 205, occupate dagli uffici della Prefettura ma di proprietà comunque della Provincia, che erano state dichiarate inagibili.
Le opere prevedono di ripristinare le condizioni di sicurezza sia delle pareti divisorie poste al primo piano sia della volta sottostante.
Il progetto, elaborato dall’architetto Marina Rossella Tongiani, ha ottenuto il via libera dalla Soprintendenza e prevede un intervento del valore complessivo di 27mila euro che all’inizio del mese è stato affidato alla ditta Fialdini Ezio Srl, che negli anni passati era già intervenuta a Palazzo Ducale per effettuare i saggi di verifica della struttura e quindi conosce bene la situazione.
"C’erano in particolare dei carichi da eliminare dalle stanze superiori – sottolinea il presidente Gianni Lorenzetti -, eliminando una parete divisoria più recente: questo permetterà di alleggerire il pavimento". Un primo piccolo passo per riportare il Ducale alla sua antica bellezza. Ma non è l’unico intervento pronto a partire: "Non appena avremo approvato il bilancio consuntivo, nelle prossime settimane, faremo partire anche l’appalto per i lavori sulle facciate del Palazzo lungo via Guidoni – ha confermato Lorenzetti -, per un intervento del valore totale di 400mila euro. Per liberare invece tutte le altre facciate ci vorranno almeno un paio di milioni di euro".
Un passo alla volta, magari cercando di intercettare risorse europee. Senza dimenticare che ogni singolo intervento ha bisogno dell’ok della Soprintendenza, già arrivato per via Guidoni, con diversi vincoli.