
Una veduta di Palazzo Ducale "prigioniero" da anni dei ponteggi
Massa, 4 maggio 2024 – La macchina c’era ma bisognava darle benzina per correre: politica e istituzioni hanno fatto quadrato per un lavoro che stavolta ha fatto funzionare a dovere la Repubblica in favore della… ‘res publica’, ossia Palazzo Ducale.
Un immobile, forse il più prezioso e simbolico di tutta la provincia, che potrà tornare a respirare, liberarsi dai polmoni d’acciaio che lo stringono al petto da troppi anni. Arriveranno da Roma, infatti, 5 milioni e 65mila euro.
Li metterà a disposizione il Ministero della Cultura attraverso il Piano strategico dei grandi progetti per i beni culturali: il 2 maggio, infatti, la Conferenza Stato-Regioni ha dato parere positivo. Galeotto di questo rinnovato amore romano per Palazzo Ducale, il sopralluogo che lo stesso ministro Gennaro Sangiuliano aveva fatto nella scorsa primavera.
Forse, però, non si sarebbe arrivati a nulla senza un lavoro costante di pressione ‘morale’, politica e istituzionale, fatta in squadra dal deputato di FdI, Alessandro Amorese, con il prefetto Guido Aprea e il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti.
Sempre loro furono protagonisti di una visita congiunta al Ministero della Cultura, circa un anno e mezzo fa, ricevuti dal capo della segreteria tecnica a cui raccontarono grazie e le disgrazie di Palazzo Ducale. Fu il seme dei frutti che ora raccolgono: oltre 5 milioni di euro, che significano lavori, speranze e nuovi progetti per il futuro.
E’ orgoglioso il deputato Amorese del "lavoro fatto da questo tavolo, dalla politica e dalle massime istituzioni. Insieme abbiamo superato la concorrenza di tante altre città. Ce n’era bisogno" analizza il parlamentare di FdI raccontando un aneddoto che meglio di altri evidenzia le criticità del Ducale: porte e finestre che si aprono da sole, spinge dal vento, nelle notti di tempesta costringendo lo stesso Prefetto ad alzarsi per chiudere tutto. Senza dimenticare le ferite economiche subite da "via Alberica e via Guidoni, all’ombra del degrado e prigioniere delle impalcature. Le risorse, più di quanto richieste, permetteranno di mettere in sicurezza le facciate e le strutture di gronda del Palazzo".
Il Prefetto Aprea ha evidenziato la volontà che da sempre unisce Provincia, proprietaria dell’immobile, e Prefettura, affittuaria, per "valorizzare l’immobile, farlo vivere. Ci mancava qualcosa per rendere questa volontà più strutturale. La chiave di volta è stato il gioco di squadra delle istituzioni. Ha funzionato la Repubblica in senso costituzionale. Uniti si possono raggiungere risultati che diversamente non si otterrebbero. La soprintendente Angela Acordon non ha potuto essere presente ma sarà felicissima di collaborare perché nella fase successiva di gara, bandita dalla Provincia, tutto dovrà essere fatto d’intesa con la Soprintendenza".
Il presidente Lorenzetti ha rimarcato l’importanza di Palazzo Ducale: "Come Provincia avevamo un progetto esecutivo pronto, avevamo trovato 500mila euro per un primo lotto appaltato a una ditta che non è riuscita a portarlo avanti. Ora quel progetto è stato essenziale, determinante per ottenere le risorse: in tutti questi anni – la critica di Lorenzetti – noi ci abbiamo creduto ma in molti altri no. Ora qualcuno ci ha creduto e sono arrivate somme importanti. Ringrazio Amorese per essere sempre in prima linea sulle questioni che riguardano la nostra comunità. Con le risorse potremo mettere in sicurezza le facciate e le gronde ma anche di sistemare gli infissi che fanno acqua da tutte le parti, ripristinare il colore e mettere mano agli impianti elettrici. Tutte migliorie che saranno messe nel bando di gara con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, cercando di far rientrare anche un’illuminazione esterna adeguata che faccia risaltare la sua bellezza. Spero entro il 2026, a scadenza del mandato, di veder realizzata almeno una parte dell’intervento".