
Ospedale ecco i verbali Tutte le prescrizioni dei vigili del fuoco Monoblocco a rischio
di Cristina Lorenzi
Sono tre verbali e il primo risale allo scorso marzo. E’ dalla primavera che i vigili del fuoco vanno e vengono con sopralluoghi e indicazioni al monoblocco di Monterosso. E’ datato 20 marzo 2023 e inizia certificando parere contrario sull’intero procedimento il primo verbale dei vigili del fuoco, che il comandante Arturo Antonelli inviò all’Asl, alla sindaca Serena Arrighi, allo studio tecnico di Elena Salvini e per conoscenza alla prefettura. Una serie di verbali sul monoblocco di Monterosso che sanciscono irregolarità ed eccezioni dopo il sopralluogo effettuato il 13 marzo scorso. In sostanza nella prima pagina del primo verbale si legge il motivo della visita relativa al controllo di prevenzione incendi e si stabilisce che dal momento che il Comando "dopo la visita non ha ricevuto alcun riscontro, il procedimento è da intendersi concluso con parere contrario e che il titolare è diffidato a eseguire i lavori di regolarizzazione dell’attività in questione".
Non solo, il comandante sottolinea che "nel centro polispecialistico ogni attività avviene in assenza di qualsiasi attestazione di conformità antincendio. Si invita pertanto l’autorità comunale a voler intraprendere tutte le misure urgenti e contingenti a salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata". In sostanza si registra che lo stato dei luoghi non corrisponde a quanto approvato dal Comando nel 2020. Il locale nella centrale termica non è vuoto, ma risulta usato come uffici e servizi igienici. Contiene materiale combustibile in deposito di vario genere. L’impianto di rivelazione del gas è sprovvisto di pannelli ottici e acustici, in prossimità delle apertura contiene addirittura materiale combustibile". Si dà tempo 45 giorni per rimuovere il materiale e dotare gli impianti di tutte le strumentazioni di sicurezza previste dalle prescrizioni. Altre due viste tecniche vennero effettuate dai vigili del fuoco il 30 marzo e il 5 aprile sempre per la prevenzione antincendi dove si rilevava che non era pervenuto al comando alcun correttivo da parte di Asl o Comune. In aggiunta si parlava di un impianto fotovoltaico sulla terrazza dell’ottavo piano e sul piano rialzato la cui installazione non è mai stata comunicata al Comando. In sostanza anche in quel verbale si registravano inadempienze relative al deposito di bombole di aria e di ossigeno nonché materiali combustibili vicino agli ambulatori chirurgici e diffusi in locali non adeguati, scia non esistenti nonché alcun provvedimento preso sulle prescrizioni della precedente visita. Da qui numerose irregolarità riscontate come porte tagliafuoco che presentavano difficoltà nella chiusura, manuali di gestione della sicurezza previsti da remoto dal Noa, personale non addestrato sulle varie mansioni antincendio. "Per le difficoltà riscontrate nei luoghi di lavoro che costituiscono reato, sono state avviate le procedure e l’esercizio è autorizzato fino al prossimo 19 novembre". Infine il sopralluogo nelle cucine dove anche in quel caso venivano riscontrate anomalie nei macchinari, nell’uso del gas, negli elettrodomestici.