
Il professor Barbieri con alcuni suoi collaboratori
Massa, 19 ottobre 2016 - "GLI SCREENING mammografici sono probabilmente inutili e forse anche dannosi a causa delle radiazioni periodiche alle quali sono sottoposte le donne in età compresa fra 50 e 70 anni".
Ad avvertire le autorità sanitarie è il professor Lanfranco Barbieri, già direttore dell’Unità operativa di Radiologia e Coordinatore del Dipartimento Oncologico dell’ Usl 1 di Massa Carrara che in una conferenza tenuta a Pontremoli (organizzata dal Comune e da Italia Nostra) ha parlato del tema «Prevenzione e diagnosi precoce nelle patologie vascolari, neurologiche ed oncologiche« con particolare riferimento a verità, ambiguità, controversie e nuove proposte sul cancro alla mammella. "E’ possibile che gli screening mammografici aumentino l’incidenza di linfomi e tumori solidi anche in altre sedi per le dosi di radiazioni assorbite in ciascun esame e cumulabili nel tempo". Un tema importante sul quale il professor Barbieri ha pubblicato recentemente un libro frutto dei suoi studi e dell’esperienza di specialista. La prevenzione e la diagnosi precoce delle patologie sono fondamentali per combattere sul tempo le neoplasie e le malattie di origine vascolare che costituiscono le principali cause di morte.
"LA PREVENZIONE primaria che riguarda l’ambiente in cui si vive e gli stili di vita - ha detto il relatore - ha importanza soprattutto per le patologie oncologiche, mentre quella secondaria ( diagnosi precoce) non sempre garantisce la guarigione, Questa invece svolge un ruolo prevalente nelle patologie vascolari perché le moderne tecnologie diagnostiche offrono spesso la possibilità guarire pazienti anche con procedure mini- invasive". Il professor Barbieri ha lanciato una proposta di prevenzione oncologia primaria addirittura nelle scuole: "E’ un vero peccato che impariamo a prevenire le malattie solo quando non serve più farlo". Barbieri è stato fra i primi in Italia a promuovere i metodi informatici in medicina. Uno dei principi sottolineati è che "spesso un’indagine ‘cosiddetta inutile’ e, cioè, non conforme alla patologia prevista, è preferibile ad un’indagine tardiva che riveli uno stato di malattia forse incurabile".
Secondo lo specialista le tecnologie più avanzate (Tac, Rm, Pet, Spect) devono possibilmente essere utilizzate nelle fasi iniziali di una eventuale patologia piuttosto che tardivamente (come generalmente avviene) perché consentono diagnosi più precoci. Ma c’è di più. Barbieri ha sottolineato che la tele-termografia digitale della mammella (permette di misurare la radiazione infrarossa emessa dal corpo umano) potrebbe costituire un valido aiuto nella diagnosi precoce del cancro del seno soprattutto in età over 50 anni quando la mammografia è inadeguata. Tra l’altro questo esame è condotto con apparecchiature che costano poco.