
Operai acrobati in azione per mettere in sicurezza una parete di roccia da cui si sono staccati massi precipitati nella strada comunale sottostante chiusa dallo scorso 5 agosto con ordinanza del sindaco. La carreggiata serve la viabilità della zona Molinello- Previdè. L’intervento ha reso necessaria una perizia geologica e la progettazione dei lavori diretti dall’ingegnere comunale Roberto Bertolini, approvata dalla Giunta nel dicembre scorso. Il corso dell’opera è di 80mila euro e l’affidamento dei lavori è stato assegnato l’8 gennaio scorso alla ditta Geo Solutions Garfagnana con sede in Filecchio Barga (Lu).
Mentre la consegna dei lavori è prevista per la fine del mese. Il tratto di strada che collega l’abitato di Molinello con la frazione Previdè, precisamente nel punto dove spiana e corre parallelamente al corso del Fiume Magra, è caratterizzato dalla presenza di un esteso ammasso roccioso affiorante e incombente soprastrada, per uno sviluppo longitudinale di circa 60 metri che ha determinato nel tempo una serie di crolli di frammenti di pietra di varie dimensioni. L’amministrazione comunale, in seguito all’episodio di agosto, è stata costrettta a chiudere al traffico la viabilità per ragioni di sicurezza. Le cause principali di tali dissesti sono da ricercare prevalentemente nella pendenza del versante, su cui scorre l’acqua piovana provocando fenomeni di erosione concentrata e infiltrazioni lungo le fratture della roccia che portano inevitabilmente a rendere instabili i blocchi di pietra.
"L’intera superficie di circa 900 mq è stata liberata da vegetazione, arbusti, pietre ed eventuali masse pericolanti - spiega l’ingegner Bertolini -. Dopo aver pulito e regolarizzato il versante si è proceduto alla realizzazione dei fori per la posa di un reticolo un reticolo all’interno del quale sono state inserite barre di acciaio lunghe 6 metri cementate sul versante roccioso". Tali lavori sono importanti perché in seguito al cedimento del ponte sulla SP 42 del Cirone il Comune di Pontremoli sostituendosi alla Provincia di Massa Carrara aveva installato a sue cura e spese un ponte bailey provvisorio, montato il 4 luglio dello scorso anni dall’associazione di volontariato Genieri specialisti volontari della Protezione civile della provincia di Varese.
Quest’intervento aveva consentito la riapertura al transito sulla strada provinciale, che in precedenza era stato deviato sulla strada comunale per Previdè, strada molto stretta e inadeguata al traffico della strada provinciale, successivamente chiusa per distacco di massi. Successivamente la Provincia aveva approvato il progetto per la ristrutturazione del ponte affidando i lavori alla Coaf. "Ma quest’ opera non può iniziare finché non viene smontato il ponte bailey - conclude l’ingegner Bertolini - . Ma ciò potrà avvenire solo alla riapertura della strada comunale per Previdé, sulla qual potrà essere deviato il traffico per la ristrutturazione del ponte di Casalina. Ecco perché abbiamo dovuto agire con urgenza al netto della burocrazia".
N.B.