
"L’amministrazione Persiani non ha sensibilità per le economie alternative della montagna", accusa Unione Popolare dopo l’ennesimo soccorso su un sentiero chiuso a causa di attività estrattive. "Mentre il monitoraggio di Regione Toscana sulle attività estrattive disegna un quadro preoccupante rispetto alla trasparenza dei dati e all’occupazione attuale, si nota come non ci sia volontà di creare percorsi di sviluppo delle economie alternative, economie che in altre parti del paese, e possiamo dire del mondo, mostrano la capacità di resistere alle crisi economiche e permettono una adeguata redistribuzione della ricchezza dei territori. La Ferrata del Monte Contrario è tutt’ora inagibile ufficialmente (dal maggio 2018) perché l’amministrazione non ha ancora provveduto ad ultimare i lavori di messa in sicurezza; il principale sentiero di ritorno praticamente non esiste perché non sono state fatte rispettare le prescrizioni di autorizzazione all’escavazione: due conclamati esempi di assenza dell’amministrazione Persiani sul tema delle aree interne e delle economie alternative".
Unione Popolare critica la gestione del settore lapideo a Massa, "un’attività che continua a mangiare territorio, a produrre scarti potenzialmente inquinanti, a mettere a rischio le risorse idriche (tutti ricordiamo cosa successe a Forno nel novembre 2022); è chiaro che si stia perdendo il treno di un tipo di turismo che non solo destagionalizza i flussi, ma che coinvolge in modo positivo paesi e realtà economiche creando un circolo virtuoso, totalmente compatibile con il delicato ecosistema delle Apuane". Unione Popolare-Polo Progressista chiede dunque all’amministrazione di aderire a ‘Riabitare l’Italia’, iniziativa che sta realizzando progetti di rinascita delle aree interne di tutta Italia".