
’Nero’ alle cave. Si è aperto il processo
Si è concluso con un rinvio all’11 marzo l’inizio del processo che riguarda il presunto ’nero alle cave’. La difesa si è appellata ad alcune eccezioni per quanto riguarda i capi di imputazione per i quali sarebbero accusati gli 8 imputati, riciclaggio. La difesa ha eccepito sulla nullità e indeterminatezza delle accuse. Il giudice Fabrizio Garofalo (nella foto), presidente del collegiale, con a latere Fulvio Biasotti e Antonella Basilone, ha però rigettato le richieste avanzate dai legali. Si va quindi alla prossima udienza di quel processo che sta andando avanti ormai da 10 anni. Stiamo parlando della maxi inchiesta della Guardia di finanza che ha visto trenta indagati tra imprenditori e commercianti del marmo. Una maxi indagine partita nel 2013 da parte dell’allora procuratore capo Aldo Giubilaro, la cosiddetta ’Black marble’, nella quale la Procura ipotizzò una mega evasione di 130 milioni da parte del gruppo di indagati. Dei trenta finiti nel mirino delle fiamme gialle e della procura 13 sono cittadini indiani, 17 italiani tra cui undici di Carrara. Poi l’indagine si era ridimensionata a otto imputati, con il capo di imputazione di riciclaggio. Il processo per il “nero” alle cave scosse profondamente la nostra provincia. Coinvolti anche un gruppo di indiani che a Milano commerciavano in gioielli e usavano la “liquidità“ per comprare beni e servizi nella nostra zona.