CRISTINA LORENZI
Cronaca

Nella lettere di Aspesi il diritto di essere amati

Successo per lo show di Lella Costa che con Lingiardi ha proposto i drammi e le fragilità affidati alla posta del cuore della giornalista

di Cristina Lorenzi

Tradimenti, maschi in crisi, gaglioffi con il super ego, orsacchiotti generosi e donne dimenticate. Tutti i drammi dell’amore messi in scena con humour e leggerezza sul palco del Suffragio da Lella Costa che con lo psicanalista Vittorio Lingiardi (nella foto) ha riletto e riproposto le lettere del cuore di Natalia Aspesi. Quello spaccato dell’Italia che soffre per amore e che attraverso l’amore cerca se stessa nella gettonata rubrica del Venerdì di Repubblica è andato in scena proposto dalla coloratissima e spumeggiante ragazzaccia milanese accompagnata dall’entomologo della mente che hanno analizzato, sorriso e si sono commossi su sofferenze, paure, malattie e voglia di fuggire che in molti hanno affidato alla posta di Repubblica curata da Aspesi. Protagonista della serata oltre a una fetta di Italia che nell’amore continua a cercare ogni soluzione, la stessa giornalista di Repubblica che con la sua pungente ironia e dissacrante lucidità ha risposto alle questioni di cuore di mezza penisola ora con suggerimenti, ora con condivisione ora con distaccata ironia, senza mai giudicare. La effervescente Lella Costa ha riproposto letture immaginando l’idioma di provenienza, così come non ha mancato di sottolineare differenze fra maschi e femmine, gli uni sempre più fragili, le altre spesso inconsapevoli delle proprie possibilità, schiacciate da una società che le vorrebbe dipinte in un determinato modo. Dalle lettere di Aspesi, riprese dalla pungente lettura di Costa, è emersa tutta la fatica delle donne nell’affermarsi, gli stereotipi dati dalla bellezza "che aiuta in tanti campi, ma non assicura di essere amate", i dilemmi dell’eterna bruttina, dell’eterna incompresa, del marito insoddisfatto da una moglie grigia e dell’amante che capisce di meritare di più. Ci sono tutti in quell’Italia un po’ sbrindellata che affida le proprie pene alla sapiente risposta della Aspesi, c’è tutta l’evoluzione del costume, le lotte delle donne, dei gay, lo smarrimento degli uomini che perso il loro antico e centrale ruolo sono sempre di più persi e frantumati. Una serata all’insegna della leggerezza dove i l tema di Con-Vivere, i diritti è stato declinato dalla parte di chi vuole affermare il più ancestrale dei diritti, il diritto a essere amati.