REDAZIONE MASSA CARRARA

La scomparsa di Beppe Capocchi, scampò alla tragedia dell’Heysel

Per 50 anni è stato il barista dell’Arlecchino. Giocò nel rugby

Beppe Capocchi festeggiò 50 anni di attività all’Arlecchino: era di Montecarlo

Carrara, 22 dicembre 2016 - Si spegne una luce del commercio degli ultimi anni a Carrara. Beppe Capocchi, storico barman del rinomato bar pasticceria Arlecchino è morto all’eta di 76 anni e lascia un ricordo indelebile di bontà e simpatia. Aveva festeggiato anche le "nozze d’oro" al bar Arlecchino in Galleria nel 2008 per i suoi 50 anni da barman. Beppe Capocchi venne, per così dire, "strappato" dal forno: faceva il pizzaiolo a Pisa quando il 28 settembre 1958 approdò in città per il suo primo giorno al bar Arlecchino allora gestito dal cognato Mario Benedetti.

Originario di Montecarlo di Lucca, Beppe aveva saputo guadagnarsi la stima e la simpatia dei carraresi che vedevano in lui un amico sincero. Simpatico, sempre allegro, Beppe era stato anche uno sportivo di primo piano. Un ottimo passato tra le fila della leggendaria squadra di rugby dell’Apuania Carrara che negli anni ’60 militò in serie B. Tra i suoi compagni di squadra c’erano Franco Garbati, il medico legale Vinicio Tesconi e Franco Fazzi.

Di fede juventina Beppe scampò alla tragedia dell'Heysel, a Bruxelles, il 29 maggio 1985 quando in compagnia di Darietto Caffaz vide morire a pochi metri da lui 39 spettatori tra cui 32 tifosi bianconeri, 4 belgi, 2 francesi ed un irlandese. Uno sportivo di lungo corso che ha seguito sempre con passione anche le vicende della Carrarese Calcio.

Beppe andava fiero delle sue origini lucchesi ma si sentiva un carrarino a tutti gli effetti. E incarnava anche il carattere schietto e gioviale che non lo ha mai tradito dietro il banco, sempre impeccabile e in rigorosa divisa da barman con gilet professionale. Tutti conoscevano Beppe, dalle persone più anziane ai giovanissimi che affollavano il bar in Galleria. Aveva una battuta per tutti e Mario Benedetti lo considerava come un figlio. Si interessava di tutti i problemi della città, cercava sempre la strada giusta per risolverli dando anche dei preziosi consigli. Un punto di riferimento, insomma, per l’aperitivo di mezzogiorno o serale con Beppe impeccabile nel servizio. E si era molto affezionato alla città e ai carraresi di cui amava il carattere schietto e leale. La notizia della sua scomparsa si è diffusa ieri mattina e ha suscitato grande dolore e commosione.

Giovedì 22 dicembre alle 10 a Fossola avranno luogo i funerali e il bar pasticceria Arlecchino resterà chiuso per lutto.

G.B.