
La vittima Cristina Manetti
Massa, 2 novembre 2015 - Escursione fatale sulle Alpi Apuane per Cristina Manetti, 57 anni di Firenze, lavorava al Suap, l’ufficio aittività produttive del Comune di Impruneta, che ha perso la vita dopo essere precipitata per circa un centinaio di metri al Passo della Greppia, lungo il sentiero che porta dal Pasquilio al Monte Altissimo.
Finisce purtroppo in tragedia quella che doveva essere una serena passeggiata in alta montagna. La donna aveva infatti deciso di fare un’escursione domenicale con altri due amici, probabilmente per godere dell’aria fresca e dei paesaggi mozzafiato dalle vette apuane. Il percorso scelto era certamente uno dei più suggestivi e magari non troppo difficile da affrontare: dal Pasquilio al Monte Altissimo lungo il sentiero 33, di competenza del Cai di Massa dalla Foce del Campaccio fino al Passo degli Uncini, poi della sezione di Pietrasanta fino ad Arni.
Un sentiero suggestivo che permette di passare dagli 800 metri fino agli oltre 1.400 di altezza con vista su tutta la catena e anche sulla costa e adatta anche a escursionisti meno esperti. Ma in montagna la prudenza non è mai troppa, soprattutto quando si ha a che fare con vette rocciose e con forti sbalzi altimetrici, come nel caso delle Apuane.
Stando a una prima ricostruzione, all’altezza del Passo della Greppia, quando il sentiero raggiunge anche i 1.200 metri di altezza, la donna sarebbe scivolata a lato del sentiero finendo nella scarpata. In quel punto, infatti, il sentiero diventa davvero di «cresta»: la donna ha perso l’equilibrio ed è precipitata in un canalone.
La morte non è stata immediata: i due amici che erano con lei hanno subito chiamato i soccorsi e si è alzato immediatamente in volo l’elicottero dell’elisoccorso di Massa dall’aeroporto di Cinquale con a bordo i medici e i tecnici del Soccorso alpino e speleologico toscano (Sast), stazione di Massa, coordinati dal capostazione Giorgio Baldini ma quando sono arrivati sul posto, verso le 16, per la donna non c’era niente da fare. Un intervento che è stato visto anche dal Pian Della Fioba, dove, secondo altri escursionisti presenti al rifugio Città di Massa, la donna sarebbe caduta lungo la scarpata per almeno un centinaio di metri e l’impatto, violento, non le ha lasciato scampo.
I soccorsi non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna. Il buio, inoltre, ha anche impedito di effettuare il recupero del corpo e così i tecnici del Sast sono rimasti in montagna. La salma della donna rimarrà in alta montagna, in un luogo al riparo per la notte, e sarà recuperato soltanto alle prime luci di stamani, quando potranno ripartire l’elicottero e i volontari.