
Medievalis centra tutti i record Coinvolti 200 artisti e comparse e superate le 77 mila presenze
Oltre 77mila presenze in quattro giorni, 21 ore di spettacoli senza contare le sceneggiature, circa 200 tra artisti e comparse coinvolti tra rappresentazioni di vario genere, rievocazioni storiche, musica ed incursioni teatrali. C’erano 107 bancarelle, 21 punti di ristoro e 3 palcoscenici in altrettante sedi diverse per gli spettacoli. Medievalis anche per il 2023, alla calata del sipario, si conferma tra gli eventi più seguiti dell’estate toscana. Un progetto culturale, nato nel 2005 capace di coinvolgere gli abitanti del centro storico e i numerosi turisti, accorsi da tutta Italia per assistere alle ricostruzioni storiche e agli spettacoli messi in scena da gruppi locali e da artisti professionisti, organizzati anche quest’anno dalla Compagnia del Piagnaro.
Un gruppo storico locale che ha inventato un festival atteso e programmato nei calendari dei turisti e di chi è cultore e appassionato dell’età medievale. "Crogiolo di culture, arti, mestieri, musiche e danze la storia medievale di Pontremoli ha rappresentato un’ ottima promozione per il turismo culturale", dice il presidente della Compagnia del Piagnaro Manuel Buttini, che ricopre anche la carica di assessore comunale, esprime soddisfazione per il successo di Medievalis e rivolge le congratulazioni a tutti i volontari che hanno lavorato con impegno per felice esito dell’evento. Anche i negozi fissi si sono adeguati al trend rievocativo e pure tanti abitanti hanno indossato costumi d’epoca. Il travestimento e la maschera hanno recuperato entusiasmi per obiettivi comuni: rilanciare l’economia della città, svelare tutte le potenzialità e vocazioni di un borgo antico.
Un tesoro lasciato dagli antenati che va utilizzato per bloccare il decremento demografico e la carenza di opportunità incentivando lo spirito imprenditoriale soprattutto quello giovanile. Il ritorno al Medioevo è stato un trionfo di folla festante alla ricerca di emozioni forti, per un volo nel passato della memoria.
Armigeri, sbandieratori, musici, mercanti e alchimisti hanno animato con spettacoli, esibizioni e scenografie il centro storico, il castello, l’antico borgo del Piagnaro, l’accampamento della Cresa e la platea della Torre di Castelnuovo: protagonisti gruppi storici provenienti da diverse regioni italiane. Al castello del Piagnaro numerosi sono stati i visitatori che hanno osservato con interesse l’esibizione dell’antica arte della falconeria e l’esposizione di uccelli predatori. La rievocazione è stata capace di offrire momenti di vita e incontri unici con la storia: tenzoni tra le Contrade di Sommoborgo, Imoborgo e Contado per il predominio sulle fazioni e poi streghe, eretici, trampolieri, spettri e falconieri.
Le strade del centro storico sono state illuminate dal fuoco delle torce e tante candele hanno riscaldato con la loro luce particolare le botteghe degli artigiani, le case in cui sono state ricreate scene di vita quotidiana e le osterie in cui tutti i visitatori hanno mangiato cibi ispirati alla tradizione medioevale.La rievocazione storica del passaggio di Federico II nel luglio 1226, è diventata un mezzo di straordinaria promozione turistica con la consegna alle autorità del diploma di libero comune. Un orgoglio civico che viene da Pontremoli, quando la Lunigiana era quasi totalmente occupata dai marchesi Malaspina. Decine di eventi hanno scaldato il cuore delle migliaia di visitatori: la manifestazione ha fatto aprire botteghe e locande popolate di avventori in costume, con strade e piazze animate da dame e cavalieri, concerti di musica celtica-medievale, spettacoli di giullari, giocolieri, mangiafuoco, esibizioni di rapaci, tornei a cavallo, giochi e storia dal vivo.
Natalino Benacci