L’infermiera simbolo della lotta alla pandemia mette in guardia: “Salvarsi da bufale e fake news”. Ecco il suo libro

Un saggio di divulgazione scientifica che spiega l’importanza della metodologia della ricerca applicata alla vita quotidiana per difendersi dalla disinformazione. La presentazione a Marina di Massa

Marina di Massa, 23 aprile 2024 – Martina Benedetti è l’infermiera simbolo della lotta alla pandemia. Durante il covid19, dopo aver mostrato sui social una foto con il viso distrutto a seguito di un turno di lavoro infinito in terapia intensiva, la giovane massese è diventata famosa, potendo così raccontare come i sanitari affrontavano in prima linea il ’mostro’, l’arrivo del virus, la prima ondata, la grande preoccupazione. Con Salvarsi da bufale e fake news” (Nutrimenti Editore) cerca di stilare le linee guida per diffidare dai disinformatori seriali con strumenti necessari per riconoscere le false verità e le leggende metropolitane. Un manuale di autodifesa dalle false verità che si trovano sul web. Un saggio di divulgazione scientifica che spiega l’importanza della metodologia della ricerca applicata alla vita quotidiana per difendersi dalla disinformazione che ormai impera selvaggia, specie on line. L’infermiera racconta come sia facile imbattersi in false verità e come difendersi attraverso la metodologia della ricerca.

L’altro volume presentato è quello Franco Falorni, presidente della Fondazione Casa Cardinale Maffi. ‘Io sono più di un algoritmo, il valore di una carezza’ (Pacini Editore) è un libro a più mani costruito su tre sezioni. La prima, dedicata a empatia, relazione, aiuto e cura, una sorta di premessa teorica a tutto il resto. Attraverso diversi saggi si indaga sulla carezza e sulla dimensione della tenerezza, che è poi una metafora della relazione di cura, ossia di quella dimensione indispensabile alla dignità della persona, parte fondamentale della qualità di vita nella lunga degenza. In questa sezione ci sono anche le storie delle persone fragili che sono spunto concreto per cogliere questa dimensione chiave. La terza sezione del libro è dedicata al teatro come forma di cura.

Entrambi i volumi sono stati presentati alla pasticceria Aldo a Marina di Massa.