Massa, stabilimenti balneari devastati: corsa per riaprire

I danni più rilevanti a Cinquale e Ronchi Poveromo. Pali e tende strappati, attrezzature volate sui tetti e sulle auto parcheggiate

I danni a uno stabilimento balneare

I danni a uno stabilimento balneare

Massa, 30 giugno 2022 - L’ondata di maltempo ha fatto danni per migliaia di euro negli stabilimenti balneari della riviera apuana, nel tratto da Montignoso a Ronchi e Poveromo. Devastati i bagni del Cinquale: tende volate via che sono poi crollate rovinosamente su tetti, cabine e auto parcheggiate, pali degli ombrelloni spezzati, porte divelte. Un’emergenza nel bel mezzo della stagione, una bella mazzata che richiede spirito di sacrificio e olio di gomito per rialzarsi in fretta. Qualcuno ieri mattina non è riuscito neppure ad aprire al pubblico ed ha dovuto lavorare non poco per riuscire a sistemare tutti i problemi. Lo Skikki Beach, per esempio, ha avvertito i clienti della chiusura dello stabilimento fino all’ora di pranzo.

Altri ce l’hanno fatta: si sono alzati prima dell’alba per fare la conta dei danni e sistemare il riparabile. Tutti gli stabilimenti di Cinquale hanno subito danni ma fra i più colpiti ci sono certamente il bagno Giuliana e la Capannina. A fare un resoconto della situazione è Romina Bertocchi, presidente dell’associazione Bagni Cinquale e titolare della Capannina.

«Il vento forte – racconta – ha fatto tantissimi danni ovunque. Sono volate delle tende, gli ombrelloni li abbiamo trovati con i pali spezzati. Le attrezzature sono atterrate su una cabina che è stata sfondata, un’altra tenda è volata sulla copertura della capanna e ha pure rovinato la grondaia. In altri bagni sono crollate sulle auto dei balneari parcheggiati facendo altri danni ancora. Cerchiamo di riaprire il prima possibile, alle 6 eravamo già in spiaggia per fare la conta dei danni e riparare quel che si poteva perché ora è un problema trovare anche i materiali. Ci siamo rimboccati le maniche".

Solo vento o una tromba d’aria? "Per come ha colpito – sottolinea Bertocchi – sembra una tromba d’aria. Si è abbattuta su una fascia ben precisa e non dappertutto. Alle sei mentre eravamo in spiaggia se ne stavano formando altre due in lontananza ma per fortuna si sono dissolte subito, prima di arrivare sulla cosdta". Non sono pochi i danni che il tifone, quasi tropicale che si è abbattuto sulla provincia martedì sera, ha causato anche agli stabilimenti balneari della zona di Ronchi.

Tra i bagni più colpiti tra Ronchi e Marina di Massa il “Monia” e il “Sara”. Il vento si è scatenato con raffiche che viaggiavano a oltre cento chilometri orari, strappando tende, ombrelloni, tegole e spostando con violenza tutto quello che incontrato. Precipitazioni che hanno attraversato anche la Versilia, con raffiche fino a 120 chilometri orari e precipitazioni fino a 576 millimetri in un’ora. Per fortuna nessun ferito visto che il fenomeno si è verificato dopo il tramonto preceduto dall’allerta meteo, ma la forza del vento unita alla pioggia ha semidistrutto le attrezzature di alcune spiagge, come quella del bagno Sara di proprietà di Stefano Gazzoli, presidente del sindacato regio nale Fiba balneari.

«La tromba d’aria ha creato parecchi danni – spiega – in particolare al mio bagno e al bagno Monia. Tende distrutte, vetri rotti, pannelli spaccati, tegole divelte, fioriere devastate. Ci siamo messi subito al lavoro per sostituire le strutture danneggiate e riuscire a riprendere subito il lavori". E poi: alberi caduti e strade allagate anche nella Partaccia, in viale Roma a Massa e al parco della Comasca.