Macchine danneggiate e furti Gli abitanti vanno in Questura e poi scrivono al sindaco

Pneumatici squarciati, bici rubate e tanta paura "E’ un degrado che stride con il minimo senso civico"

"Era lo scorso martedì quando hanno danneggiato la mia auto. Qualcuno ha tagliato le gomme. No, non penso che qualcuno mi odi. E’ una Fiat 600, una vettura vecchia e “scassata“ ma è sempre parcheggiata bene e all’interno c’è il seggiolino di una bimba!". A raccontare questa storia di ordinario vandalismo è la signora Serena. Abita non lontano dalla piazza della stazione e non è la sola ad avere subito danni. "Hanno danneggiato le macchine anche di alcuni stranieri che erano qui in ferie – racconta Serena -. Poi hanno rubato una bici al proprietario di un negozio". Sia lei che i proprietari delle altre auto danneggiate e della bici sparita hanno denunciato l’accaduto alla Polizia e hanno scritto al sindaco.

Per capirci. L’area dove vandali e ladri agiscono è quella tra via Pellegrini, via Cervara e la piazza della stazione. Gli autori sono italiani? Stranieri? A dirlo saranno gli investigatori. E a cercare questi malviventi sono sia uomini e donne della Polizia di Stato che carabinieri. Lo scorso 9 giugno, infatti, tre persone hanno presentato in caserma altrettante denunce per danneggiamenti di auto parcheggiate in via Minuto. Qui sono atti vandalici (non è sparito niente) ma il disagio è identico. E questo accresce il senso di insicurezza delle persone. Nella lettera inviata a Persiani si legge che "da sempre la stazione ferroviaria e le zone antistanti sono il biglietto da visita di una città. Il viaggiatore ignoto che vi arriva, ha con essa il primo impatto (il più importante) per capire oltre agli arredi urbani e la funzionalità dei servizi, se è spendibile il suo tempo per quel posto, o se deve risalire ratto sul primo treno disponibile. Gli abitanti ora hanno davanti la stazione ferroviaria rimessa “a posto” e intorno un degrado e “una terra di nessuno” che stridono in modo inaccettabile con il minimo senso civico ed il minimo decoro quotidiano".