REDAZIONE MASSA CARRARA

L’orrore: animali torturati in diretta su Instagram

Il massese Fabio Bonci lancia anche nella nostra provincia una petizione per fermare la vergognosa “moda“. "Dobbiamo fare emergere il problema"

Parte da Massa l’allarme per le sevizie sugli animali contro le quali è stata lanciata una petizione con già 7.000 firme. Da musicista a tutore e protettore degli animali, protagonista con un gruppo, nato da poco, della petizione a tutela degli animali finalizzata alla prevenzione e repressione delle sevizie, è Fabio Bonci, che ha scritto a La Nazione facendosi portavoce del gruppo dopo la scoperta di una realtà terribile, accessibile a chi ha un profilo Instagram. " La piattaforma - scrive Bonci- ospita decine e decine di profili che pubblicano video e foto di torture, mutilazioni e uccisioni di animali, rivendicate dai detentori dei profili nella maggior parte dei casi minorenni, come minorenni sono i seguaci in attesa dell’annuncio di una diretta. Abbiamo raccolto materiale, in un caso siamo riusciti a bloccare un account con 30.800 followers con il risultato di vedere l’apertura di nuovi profili dello stesso utente con nomi diversi e coordinate per nuovi spettacoli di dolore e di morte. Ci siamo mossi nel mondo “reale” e qualcosa è accaduto se alcuni dei torturatori hanno parlato nei profili di visite della polizia. Salvo ricominciare ad aprire altri profili e con le stesse modalità. Per le difficoltà riscontrate nell’attivare e monitorare l’intervento di associazioni e di forze di polizia nel mondo perché il fenomeno ha portata globale abbiamo deciso di concentrarci su un obiettivo forse ancora più grande e difficoltoso, ma, per contro, estremamente chiaro e identificabile: cambiare la politica di Instagram. Eliminare un palcoscenico che, oltre a dare visibilità ai “mostri”, può generarne altri per un fenomeno di emulazione. Far sì che la rete non offra più protezione. Dopo esserci documentati sulla legislazione negli Usa sugli abusi su animali e pubblicazione di video, abbiamo lanciato una petizione che non ha come unico fine quello della vittoria: se anche non riusciremo a raggiungere un numero di firme da scomodare Mark Zuckerberg, speriamo di portare alla luce il fenomeno. Il link per firmare la petizione è all’indirizzo: https:www.change.org fermiamogliorrori

Maria Nudi