L’opera ‘Il Bivio’ di Gino Dalle Lucche nel Catalogo Artisti Italiani 23

L'artista Gino Dalle Luche di Massa è stato incluso nel Cai 23 con l'opera 'Il bivio', elogiato da Vittorio Sgarbi. Il catalogo promuove l'arte contemporanea italiana, riconoscendo il talento di Dalle Luche e sarà distribuito in importanti istituzioni culturali.

L’artista massese Gino Dalle Luche è stato inserito nel Cai 23 "Catalogo Artisti Italiani" con l’opera ‘Il bivio’, biografia e nota critica di Vittorio Sgarbi. Il catalogo è a cura dell’associazione culturale ‘Terra Madre’ ed è stato presentato al Palazzo Ducale Sanchez De Luma di Sant’Arpino (CE). Il Cai 23 è una ricognizione sull’arte contemporanea italiana, che ha lo scopo di incentivare, convogliare lo status artistico italiano, sponsorizzando e segnalando gli artisti di spessore. Il catalogo sarà inoltrato alle biblioteche nazionali di Napoli, Roma e Firenze, alle più importanti gallerie nazionali d’arte contemporanea, ai musei di rilievo e alle accademie di belle arti. Una grande soddisfazione per il pittore massese Gino Dalle Luche che ha al suo attivo moltissimi riconoscimenti ottenuti nel panorama internazionale dell’arte. Solo nel 2021 gli sono stati attribuiti ben tre prestigiosi riconoscimenti: Artista dell’Anno, Premio Vittorio Sgarbi e 1° Premio Paul Cezanne.

Nell’opera ‘Il bivio’, inserita nel catalogo Cai, campeggia un elemento che accompagna quasi tutte le opere di Dalle Luche: l’albero, raffigurato nella sua maestosità ma anche nella sua sinuosità, quasi un abbraccio avvolgente che si fonde nelle rigogliose chiome. Nelle sue opere, infatti, l’artista racconta il territorio apuano, dalle montagne di marmo alle spettacolari marine, nel protagonismo dell’albero, simbolo di vita. Artista umile, autodidatta, Gino Dalle Luche si è formato da solo, raggiungendo ottimi risultati. La sua opera "Autunno a Massa" è stata esposta a Londra e a Dubrovnik in Croazia. Umilmente, conduce la sua vita di cittadino e lavoratore, non tralasciando ovviamente la sua innata passione per l’arte con dipinti su tela, cartoncino e tavola ma anche su lastre di marmo apuano, con originalità. "Ha un’anima antica il paesaggismo di Gino Dalle Luche – così scrive di lui il famoso critico d’arte, Vittorio Sgarbi – (…) Un paesaggio legato a luoghi cari con i quali ha stabilito uno speciale rapporto sentimentale".

Angela Maria Fruzzetti