ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Lo ’Zaccagna’ vuole la sua palestra. La protesta di studenti e genitori. Appello a imprese e istituzioni

Jacopo Grassi, rappresentante del consiglio di istituto lamenta che la Provincia abbia chiuso con un ’no’ "Mancano i soldi, ma noi non possiamo rinunciare a un nostro diritto: le lezioni di educazione fisica".

Una vecchia manifestazione degli studenti delll’istituo ’Zaccagna’ già da tempo sul piede di guerra per il degrado e l’incuria in cui versa la scuola

Una vecchia manifestazione degli studenti delll’istituo ’Zaccagna’ già da tempo sul piede di guerra per il degrado e l’incuria in cui versa la scuola

Gli studenti dello Zaccagna chiedono aiuto a istituzioni e privati per riavere una palestra, un diritto di tutte le scuole. L’appello fa seguito all’incontro con il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, che ha spiegato che non ci sono risorse per il restyling della palestra. All’incontro hanno partecipato professori, dirigenti scolastici, la presidente del consiglio d’istituto Serena Ribolini e Jacopo Grassi, il rappresentante degli studenti.

La palestra, come noto, è inagibile da anni e gli studenti sono costretti a svolgere le lezioni di educazione fisica in spazi extra scolastici. "Da quando frequento lo Zaccagna non ho mai potuto usufruire di una palestra adeguata – scrive Jacopo Grassi –. Non ho mai avuto la possibilità di praticare sport in un ambiente sicuro, con le attrezzature giuste e di confrontarmi con i miei compagni come squadra. Solo quest’anno grazie alla grande disponibilità della nostra presidente del consiglio d’istituto che ha stipulato insieme ai professori una convenzione con il centro sportivo della Perticata, abbiamo potuto usare per qualche ora gli spazi del Repetti. Siamo riusciti ad avere uno spazio, ma quando piove siamo costretti a restare in un corridoio stretto sotto l’istituto, un luogo angusto, che non ha nulla a che vedere con una palestra".

Ma l’aspetto più doloroso "è vedere le insegnanti di educazione fisica costrette a lavorare senza strumenti – aggiunge Grassi –, senza spazi, senza la possibilità di insegnare davvero. Ho visto la frustrazione nei loro occhi, la delusione di chi ama il proprio lavoro ma non può svolgerlo come dovrebbe" conclude il rappresentante degli studenti. Intanto la presidente del consiglio d’istituto Serena Ribolini ha ribadito con fermezza che "la scuola non può arrendersi di fronte alle difficoltà economiche della Provincia. Il problema esiste e deve essere affrontato con determinazione". "I nostri ragazzi è come se fossero parcheggiati in panchina da cinque anni, dimenticati da chi dovrebbe garantire loro strutture adeguate – dice Ribolini –. Come rappresentante di tutti i genitori degli alunni dell’istituto, oggi posso dare un cartellino rosso alla Provincia e al presidente Gianni Lorenzetti. Questo problema deve essere risolto, perché i nostri ragazzi meritano rispetto e pari opportunità".

Per questo Serena Ribolini lancia un appello alle istituzioni politiche, agli enti e ai privati, "Abbiamo bisogno che qualcuno ascolti la nostra voce e ci aiuti in qualche modo a definire un progetto concreto – conclude Ribolini –. Non possiamo più permettere che i nostri studenti siano privati di uno spazio così essenziale. Se le istituzioni non possono intervenire nell’immediato, che almeno ci sia la volontà di costruire un percorso, di trovare insieme una soluzione. Chiediamo un segnale, un aiuto, una risposta concreta per restituire ai ragazzi dello Zaccagna ciò che spetta loro di diritto: una palestra degna di questo nome".