
Va in scena stasera e domani, alle 21, al Teatro Guglielmi, lo spettacolo ’Tre uomini e una culla’, dattamento teatrale di Coline Serreau e Samuel Tasinaje dal film omonimo di grande successo della stessa Coline Serrau. Chi non ricorda i dolci sorrisi che la piccola Marie rivolge dalla culla ai suoi tre papà ’improvvisati’ nella pellicola francese del 1985? La bimba, piombata improvvisamente nella routine libertina dei tre scapoli incalliti, finirà per conquistarne l’affetto e rivoluzionarne la vita. Fedele alla vicenda originale, lo spettacolo tratta con lievità e brio il ruolo dei padri e i nuovi modelli di famiglia. La commedia, un riuscitissimo mix di tenerezza e divertimento, approda ora per la prima volta sui palcoscenici italiani grazie a questo adattamento teatrale firmato dalla stessa autrice del film. Gli interpreti principali, bravissimi, sono Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana, ma straordinari anche gli altri Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari e Malvina Ruggiano. La regia è dello steso Gabriele Pignotta.
A dare il via a una sequela di eventi ambigui e inattesi è Jacques, interpretato da Attilio Fontana, un assistente di volo girovago, scapolo e sciupafemmine, che a stento ricorda i nomi delle donne con cui sta e che ama il suo lavoro proprio per le innumerevoli occasioni che gli offre. Jaques parte per un viaggio di lavoro e lascia ai suoi coinquilini Pierre, interpretato da Giorgio Lupano, e Michel, a cui dà il volto il regista Pignotta, l’incombenza di un ’pacco’ da ritirare e tenere in custodia alcuni giorni. Il pacco in realtà è una culla con all’interno una neonata, la piccola Marie, figlia dell’ignaro assistente di volo. A lasciare questo piccolo ’dono’, con tanto di lettera allegata, è la madre della bimba, una modella che va in America per lavoro e decide di lasciarla a Jacques. Dopo l’indignazione iniziale dei due uomini subentrano il panico e la completa ignoranza in materia, ma arriva anche il vero ’pacco’ contenente droga, e da lì iniziano una serie di equivoci pazzeschi che portano gli scapoli a cambiare in modo permanente la propria vita. Lo spettacolo è allegro e divertente, quasi due ore a ritmi serrati che rendono leggera la narrazione, senza vuoti di scena o buchi di trama. Gli spettatori si sentiranno coinvolti. Sono bravi gli attori che riescono a entrare in un personaggio e renderlo credibile e naturale. Un elemento di assoluta genialità è la scenografia, apparentemente statica.
Incontro con gli attori. Domani, alle 19.15, prima del seodcpndo spèettacolo, Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana incontreranno il pubblico alle Stanze del Guglielmi. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
L.C.