Lingua e cultura russa. Riprendono i corsi con Dati

Marzia Dati, presidente della filiale carrarese della Dickens Fellowship, offre corsi di lingua e letteratura russa, con seminari su letterature europee. Obiettivo: fornire una chiave d'accesso per comprendere la contemporaneità e scoprire il mondo slavo.

Programmati i corsi di lingua e letteratura russa alla Dickens Fellowship dal 9 gennaio al 4 giugno. Le lezioni saranno tenute da Marzia Dati, presidente della filiale carrarese con sede in piazza Alberica, anglista e russista che vanta molti anni di studio, insegnamento e lavoro nell’ambito della cultura russa. Dopo la laurea in lingua e letteratura russa, Marzia Dati si è specializzata a Mosca dove, tra i vari incarichi, ha anche collaborato con le più importanti gallerie e pinacoteche della capitale e di San Pietroburgo. "Quando è scoppiato il conflitto – spiega Marzia Dati – mi sono chiusa in un silenzio tragico e drammatico, interrompendo la promozione di attività culturali legate a Russia e paesi slavi. Adesso sento il bisogno di mettere a disposizione della comunità l’insegnamento di queste culture legate a tanti anni di studio". Durante le lezioni (ogni martedì ore 19-20.30) si studieranno l’alfabeto cirillico e le macrostrutture della lingua russa, verrà fatto un quadro generale sulle lingue slave con particolare riferimento ai grandi della letteratura di 800 e 900. L’obbiettivo è fornire una chiave d’accesso per comprendere alcuni snodi fondamentali della contemporaneità.

In parallelo al corso si terrà un seminario di tre incontri a febbraio sulle letterature europee, sperando di replicare il successo della scorsa edizione, in cui si parlerà di letteratura serbo-croata, ceca e russa con particolare attenzione a Vladimir Nabokov e al suo romanzo Lolita. "La prima risposta della comunità - conclude il presidente della Dickens - è stata molto positiva ed entusiasta quindi penso ci sia tanta voglia di conoscere e scoprire il mondo slavo. La mia idea è quella di creare un’associazione culturale a 360 gradi, così da approfondire insieme letterature anche sconosciute".

Francesco Marinello