Lieto evento nella frazione di Valle. Dopo 40 anni viene al mondo Janna

La famiglia Abdellay vive a Mulazzo. Mamma Fatima Zahra: "Spero studi per arrivare ai suoi obiettivi". Il sindaco Novoa: "Era molto che non si sentiva piangere un bambino: un successo per tutta la comunità".

Lieto evento nella frazione di Valle. Dopo 40 anni viene al mondo Janna

Lieto evento nella frazione di Valle. Dopo 40 anni viene al mondo Janna

Erano 40 anni che nella frazione di Valle non nasceva una bambina. Almeno sino a una settimana fa quando un fiocco rosa è tornato ad essere appeso fuori dalla porta di una delle abitazioni. Quella di Drhourhi Abdellay e Fatima Zahra, mamma che ha dato alla luce Janna al reparto di ostetrica del Noa di Massa. Così la direzione sanitaria dell’ospedale ha comunicato il lieto evento all’ufficio di stato civile del Comune di Mulazzo dove risiedono i genitori.

La famiglia immigrata dal Marocco ha acquistato casa a Valle da un paio di anni e papà Abdellay ha ricevuto recentemente la cittadinanza italiana. Ora la madre e bimba sono tornate a casa da qualche giorno e si sentono anche da fuori i vagiti della nuova arrivata con grande allegria e curiosità dei due fratelli più grandi. La notizia è stata data anche ai nonni in Marocco che hanno esultato per l’ arrivo della nipotina. Una nuova nascita riapre capitoli del passato, ma ognuna porta con sé una storia unica e la promessa di nuove possibilità. Fatima ha voluto chiamare la sua bambina Janna, che in arabo significa paradiso.

Ma quale futuro sogna per lei? "Vorrei che studiasse per raggiungere gli obiettivi che crescendo deciderà poi di perseguire - avverte mamma Fatima, che parla bene l’italiano -. Spero di poter essere fiera di lei, ma sarà Janna a decidere quali percorsi di studio e di lavoro scegliere". Il papà di Janna lavora alacremente, ma il fiocco rosa è per lui una medaglia da esibire con orgoglio. "Sono felice di abitare in questo paese, nel nostro piccolo riusciamo così ad andare in controtendenza rispetto al calo demografico di questa zona - dice il capofamiglia -. Qui per la maggior parte i paesi sono abitati da poche persone, quasi tutti anziani. Spesso capita di festeggiare qualche centenario. La gente di montagna è molto solidale, all’occorrenza tutti corrono. Anche per questo, siamo felici che la nostra bimba cresca qui".

La nuova culla è già una festa per Valle: gli abitanti sono già pronti a solennizzare un nuovo futuro per il paesino, un agglomerato di case vicino a Pozzo sulla strada per il santuario della Madonna del Monte uno dei più antichi della Diocesi di Massa Pontremoli a 890 metri sul livello del mare. Per questa strada faticarono contadini e venditori ambulanti di ’code’, pietre per affilare le falci, che seguivano il percorso segnato dalle maestà, piccoli bassorilievi di marmo collocati a protezione dei viandanti.

"Sì, festeggeremo tutti insieme, ma fra qualche giorno perché io devo tornare in forma dopo il parto", aggiunge Fatima. "Da 40 anni non si sentiva piangere un bambino in quel paese. Un sogno della nostra comunità che si realizza - commenta il sindaco di Mulazzo Claudio Novoa -. Questa storia dimostra che oggi la montagna può continuare a vivere. Non si faranno certo grandi numeri, ma persone che incontrano comunità e scelgono di lavorare creando nuove economie e diversi percorsi". La cicogna ha portato una nuova scintilla di vita e il sindaco intende fare auguri di cuore alla famiglia Abdellay.

Quando si parla di una nascita che avviene in circostanze particolari a rompere il ’digiuno statistico’ di un paesino abitato da una decina di persone, l’evento assume un significato ancora più profondo. Ma questi casi non sono poi così rari. Due anni fa un altro fiocco rosa illuminò un casolare nel borgo di Piastorla, sperduto tra i monti di Fivizzano. Allora la festeggiata era Morgana, figlia di Michele Ambrosini e Caterina Giannino e in quelll’occasione erano ben 70 anni che lì non si dondolavano culle.

Natalino Benacci