L’erosione diventa uno show: "Salviamo il litorale apuano"

Successo al Guglielmi per il convegno-spettacolo dei Paladini Apuoversiliesi tratto da un documento del 1800

L’erosione diventa uno show: "Salviamo il litorale apuano"

L’erosione diventa uno show: "Salviamo il litorale apuano"

Un pubblico di 300 persone per ’Il sentimento di Boscovik’, il convegno-spettacolo dei Paladini Apuoversiliesi andato in scena al Teatro Guglielmi. Un’idea della presidente, Orietta Colacicco, basata su un documento storico scientifico dell’800, trovato in Archivio di Stato a Massa. C’è stata grande attenzione da parte degli spettatori sulla ratio di un porto in territorio apuano ieri e oggi, prima davanti all’insabbiamento e ora davanti all’erosione. Tutti hanno capito l’emergenza davanti allo scorrere di piu di 100 immagini che ritraggono lo stato del litorale negli anni ‘30, ‘40 e ’50 accanto a quelle scattate nello stesso punto oggi. Emblematica la foto della spiaggia sotto la torre Fiat, profonda e piena di bambini, ora ridotta a nulla. Spiagge che tutti vogliono siano sistemate, ricreate.

L’apertura dello spettacolo è stata la lettura del piano che i Paladini hanno acquisito all’Archivio di Stato e trascritto. E che non è una relazione sul porto, ma un piano di sviluppo commissionato al conte Lizzoli dal vice presidente della Repubblica Italica nel 1802, completo di osservazioni sulla aliquota delle imposte dirette, sullo sviluppo dell’agricoltura sull’opportunità di una strada per il commercio verso la Lombardia e di considerazioni sui sostegni all’arte e sulla fattibilità e produttività di un porto o di una sempre pesando “convenienze e sconvenienze”. Nella prima parte, che ha fatto riferimento alla scienza di ieri, il piano– reso tangibile dalla proiezione di ogni sua pagina – é stato letto integralmente dagli attori di Arca Azzurra Teatro, Andrea Costagli, Dimitri Frosali e Massimo Salvianti, che ha curato anche l’intera azione scenica. Ad aprire e chiudere, i madrigali di Monteverdi e Cipriano da Rore interpretati dall’Ensemble di Musica Antica.

Poi, per la scienza di oggi, è andato in scena un talk show con docenti universitari condotto dalla stessa Colacicco, scandito dagli stacchi musicali eseguiti dagli studenti del Liceo Palma di Massa e dagli allievi del Centro Studi Musicali di Forte dei Marmi. ll professor Guzzardi della Statale di Milano ha illustrato la figura di Boscovik, lo scienziato noto anche per le perizie sui porti di Savona, Rimini e Viareggio, che intorno al 1760 disse che "il duca Francesco III d’Este è stato ingannato, il porto non si può fare, si insabbierà sempre". Il professor Giovanni Sarti, della facoltà di Scienze della terra a Pisa, ha spiegato come si è passati da insabbiamento a erosione, le cui cause principali sono il ’saccheggio’ dei sedimenti dal Magra e l’interferenza del porto di Carrara che sin dal suo sorgere ha sviluppato il fenomeno erosivo. Quali le soluzioni? "Sono necessarie – ha risposto il professor Mauro Rosi, ordinario di Scienze della Terra a Pisa – opere strutturali oltre al ripascimento". Sul documento storico il professor Paolo Ricotti, dell’università della Bicocca di Milano e fondatore di Planet life economy foundation, ha parlato di "lascito straordinario, perchè è un esempio vero di piano di sostenibilità che punta al benessere e alla felicità dei cittadini, scritto due secoli fa, come dovrebbe essere fatto oggi, pesando “convenienze e sconvenienze” di un porto".

In chiusura Orietta Colacicco, ha ribadito i motivi della ’battaglia’ dei Paladini: "Noi lavoriamo e ci battiamo per il futuro delle nuove generazioni. Questo lavoro è un monito e un appello a chi deve prendere le decisioni migliori, ponderando bene perché nessuno vuole ulteriore disastri. Il porto c’è non vogliamo certo che sia demolito, come quello del 1760, ma non vogliamo che l’ampliamento produca ulteriori problemi. La costa apuoversiliese è in sofferenza, con l’aumento dell’erosione morirebbe. Lo sappiamo già, l’ampliamento del porto porterebbe un aggravamento dell’erosione. E se non può essere ampliato, secondo noi può essere razionalizzato".

La replica del convegno-spettacolo andrà in onda su Noi Tv il 15 maggio alle 21,30 sul canale 12 o in streaming.