
In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, previste da oggi a domenica e organizzate in Italia dal Ministero della Cultura - Direzione Generale Musei, il Museo delle Statue Stele Lunigianesi presenterà domani alle 10.30 le sei eccellenze recuperate o scoperte negli ultimi anni. La stele Campoli e la testa di stele Caprio, già in condizioni di progressivo degrado dovuto agli agenti meteorici, sono state prelevate dall’ambiente esterno e integrate al percorso museale. Col sostegno di Rotary Club Lunigiana è stato possibile sostituire gli originali con calchi identici da esterno. Il deposito del frammento di testa di stele Levanto, per decreto ministeriale datato 30 marzo 2021, è stato concesso al Museo delle Statue Stele Lunigianesi, che si rende fin d’ora disponibile a fornirne copia sia al Museo Archeologico della Spezia (che espone originali e calchi) che alla Mostra Permanente della Cultura Materiale in Levanto.
Non mancherà certo di attirare tutte le attenzioni su di sè l’ultima testa di stele ritrovata, la Pontremoli Monte Galletto, che con la precedente indica veri e propri limiti geografici di distribuzione delle statue stele: il frammento proveniente da Levanto il massimo limite Ovest, la Monte Galletto quello a Nord. Ed ancora, al termine del percorso a stele, saranno esposti il doccione settecentesco recentemente rinvenuto al castello del Piagnaro ed un singolare “faciòn” guardiano sessuato recuperato cinquant’anni fa nella valle di Rossano-Zeri (già Collezione Germano Cavalli), acquistato e donato al Museo dal direttore Angelo Ghiretti. Il legame dei "fación" con le stele (solo indiretto) sta nel fatto che quando furono ritrovate teste di statue stele furono talora reimpiegate sui portali (Aulla-Calamazza) o molto vicino (Caprio) proprio come con i “fación” della tradizione popolare lunigianese.
Sempre oggi alle 18 al Convento della SS. Annunziata si svolge la conferenza di Silvia Mascheroni sul tema “Mi sta a cuore. patrimonio culturale e il prendersi cura”. Storica dell’arte, è formatrice e progettista nell’ambito dell’educazione al patrimonio culturale e docente all’Università Cattolica di Milano. Alle 21, sempre nel chiostro del convento, va in scena il concerto del festival jazz MutaMenti che recupera la seconda sessione dell’anno scorso rinviata a causa della pandemia: Salvatore Maltana Trio presenta "My folks" con Salvatore Maltana ( contrabbasso), Max De Aloe (armonica cromatica), Marcello Peghin (chitarra).
Natalino Benacci