di Maria Nudi
Dalle parrucche delle ’drag queen’ alle parrucche per restituire un sorriso a tante donne di ogni età, che vivono il disagio e il dolore psicologico della chemioterapia. Paolo Vignali è patron del salone di coiffeur di Marina di Massa dal 1992 – anche se l’avventura nel settore ha avuto inizio quando aveva 14 anni – Da lui in tutti questi anni sono passate generazioni al femminile e anche prima della pandemia principesse arabe, che ha acconciato esaltandone la raffinatezza e il fascino. Ora il suo cuore batte forte per quelle donne a cui la malattia mortifica la bellezza: "Ho vissuto di persona la malattia oncologica, anche io mi sono seduto su quella sedia. Ma per un uomo è una situazione diversa: una donna che perde i capelli vede la sua immagine stravolta, cancellata – spiega – Allora ho pensato che nel mio piccolo potevo fare qualcosa. Ho fatto un corso per diventare artigiano in questo settore. Con la parrucca adatta, ogni donna può ritrovare la sua femminilità. Non voglio portare via clienti ai miei colleghi perché a emergenza finita queste donne guerriere possono tornare alle normali abitudini". Vignali usa parole semplici, che arrivano al cuore: "Queste clienti hanno orari il più flessibili possibili e tutto avviene nella massima riservatezza – aggiunge – Utilizzo capelli veri o in fibra e con la cliente scegliamo la parrucca che le può donare nuova normalità. Ci vuole un po’ di tempo ma alla fine il risultato è assicurato: le persone che escono di qua sono felici e sorridono".
C’è professionalità e grande attenzione in Vignali per queste clienti: "Sono donne guerriere – conclude – Una diversa dalla altra, nessua che si arrende. Io ho superato quel capitolo e voglio donare loro quello che per ogni donna è al primo posto: la femminilità. Che con la bellezza è presupposto utile anche per la guarigione". La mente di Paolo Vignali è sempre rivolta alla prossima cliente, vuole "farla sentire unica". E fino a oggi il risultato è stato raggiunto.