REDAZIONE MASSA CARRARA

Le elezioni viste da Fiorello Tutti divisi: l’ironia in tv

La satira pungente del conduttore di Viva Rai 2 sul caos in salsa massese

Le elezioni viste da Fiorello Tutti divisi: l’ironia in tv

Il caso elezioni. Da ridere. Quel che accade a Massa con divisioni all’interno delle stesse coalizioni e addirittura dello stesso Polo, il Terzo, è finito nel ’glass’ dello spettacolo cult della televisione italiana, Viva Rai 2, che Fiorello guida con la sua spietata pragmaticità attraverso i meandri della situazione italiana. E venerdì la sua satira, sempre pungente, si è rivolta al caos che regna negli schieramenti per le nostre amministrative, suscitando non solo la meraviglia di chi ha visto la puntata alle 7,15 del mattino, ma sia di chi si è accontentato della replica notturna su Raiuno e di chi ha rincorso su Raiplay lo steaming per goderselo al cellulare con gli amici al bar. Rosario Fiorello, e con lui Fabrizio Biggio e Mauro Casciari, hanno letto fra i titoli del giorno quello di un quotidiano molto autorevole che prendeva spunto dalla divisione del Terzo Polo in città, descrivendo Massa non più come laboratorio (tanto caro e autorevole nel passato), ma un vero caos: Azione che appoggia la destra e Italia Viva che, almeno a livello comunale, appoggia la sinistra sono serviti al conduttore per ironizzare ancora una volta sui ’Benji e Fede della politica italiana’ e mostrare la foto di un abbraccio fra Carlo Calenda e Matteo Renzi nel quale si intromette - in un colorito fotomontaggio - Dario Nardella che si aggrappa al collo del senatore di Rignano. Per concludere: che stanno a fare insieme se neppure nella ’piccola’ Massa riescono ad andare d’accordo? Satira politica pura, geniale e anche di classe fatta però sulla povera testa degli elettori massesi già scioccati da Ricci ed Evangelisti che non riescono a trovare la quadra (per non dire di Ragaglini e gli altri cespugli - una volta si diceva così - del centrosinistra), da Persiani e Guidi che se le danno di santa ragione, e che ora godono anche di un Terzo Polo diviso fra destra e sinistra. Gaber si chiedeva: ma che cos’è la destra, che cos’è la sinistra. Ah, saperlo. Intanto siamo finiti sui fumetti in tv.

riccardo jannello