MANUELA RIBOLLA
Cronaca

Le detenute espongono le scarpette rosse e qualcuno, fuori dal carcere, le ruba

Clamoroso furto all’ingresso dell’Istituto penale di Pontremoli

Scarpe rosse contro la violenza sulle donne (foto di repertorio)

Massa, 27 novembre 2018 - Inredibile furto all’Istituto Penale per i Minorenni di Pontremoli. No, non si tratta di uno scherzo di cattivo gusto ma di ciò che è successo domenica scorsa nella struttura di via IV Novembre. Un gesto che non può lasciare indifferenti, considerato soprattutto il significato e il valore che riveste. Domenica 25, infatti, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, le  ragazze che all’interno dell’Istituto Penale minorile vivono, hanno pensato di dare un segno, di manifestare il proprio contributo nei confronti di una causa che, da ragazze, da donne, sentono molto vicina.

Per questo hanno realizzato dei cartelloni esposti sul portone d’ingresso della struttura che si affaccia sulla centralissima via IV Novembre, su cui hanno impresso i loro pensieri. «Fammi sentire sempre importante. No alla violenza sulle donne», «La violenza sulle donne per me è una cosa brutta. Penso che dobbiamo combattere per questa cosa perché noi donne dobbiamo essere amate e rispettate e aiutate dalla giustizia», «Chi ti picchia non ti ama. Chi ti ama ti rispetta».

A corredo del tutto poi, un paio di scarpette rosse, il noto simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Un simbolo, un modo per permettere a delle  ragazze che stanno pagando il loro debito con la giustizia (e che, in alcuni casi conoscono bene il significato della parola violenza), per essere partecipi di quanto accade al di fuori. Un modo, insomma,  per dire la loro rispetto ad un argomento, purtroppo, di interesse quotidiano. Tutto ciò non ha però fermato il solito ignoto che ha deciso che quelle scarpette rosse potevano rappresentare qualcosa da prendere. Forse un “bottino“ da regalare alla propria compagna, moglie, fidanzata. Oppure un accessorio da indossare al più presto, chissà. Le scarpette sono scomparse nel pomeriggio, finite nella borsa di qualcuno che forse non si è soffermato a cercare di capire perché erano lì. O magari semplicemente non gli interessava. Le scarpette rosse sono l’occasione oggi per una riflessione. Non è per il loro valore economico che il gesto ha destato disagio. È perché oggi c’è chi non ha né il tempo né la voglia di fermarsi a capire quale grave gesto sia quello della violenza sulle donne, quali conseguenze abbia ogni giorno.

E delle scarpette rosse poste in pubblico per manifestare qualcosa di profondo e di valore, sono diventate l’occasione per qualcuno di dimostrare che al peggio non c’è mai fine. L’Istituto Penale per i Minorenni Femminile di Pontremoli comunque non perde le speranze. E continua nella sua opera di sensibilizzazione nei confronti di una causa così importante e di cui tutti dovremmo preoccuparci.