
Lo staff di endocrinologia con la dottoressa Giulia Manfredini, alla sinistra del sindaco
Carrara, 6 aprile 2020 - Endocrinologia prosegue visite e terapie con la telemedicina. L’attività nel centro polispecialistico di Monterosso e nelle sedi di Villafranca e Pontremoli va avanti nonostante il Coronavirus. Il reparto, diretto da Giulia Manfredini, ha adottato tutte le procedure per la sicurezza e per garantire la continuità del servizio con metodi telematici. «L’organizzazione del reparto – racconta la dottoressa – è stata rivista mantenendo attive solo le prestazioni urgenti e connesse a patologie importanti o percorsi oncologici. Per questi pazienti usiamo dispositivi di protezione individuali per evitare il contagio. Per garantire la continuità assistenziale ai pazienti che non hanno patologie urgenti, ma che hanno bisogno di assistenza e controlli abbiamo utilizzato la telemedicina. L’unità operativa ha un programma di refertazione che è lo stesso in Lunigiana e sulle costa. Da Carrara accediamo ai referti e alle cartelle cliniche dei pazienti nel rispetto della privacy. Il personale utilizza mezzi informatici per verificare i referti di laboratorio e non solo. Siamo in contatto con i medici di medicina generale o medici di famiglia di tutta la provincia". Quali sono e in cosa consistono questi metodi? "Abbiamo dato ai medici una linea telefonica e la nostra email per chiamarci per le visite urgenti e brevi. I pazienti sono avvisati che la prestazione può essere tramutata in telemedicina. Telefoniamo al paziente e concordiamo terapia e programma, poi si stampa un referto che è inviato a domicilio con ricette e impegnative elettroniche. Si tratta di un’innovazione che la Regioneha attivato per la emergenza Covid-19. L’assessore Stefania Saccardi mi ha confermato che sarà gratuita per evitare che i pazienti si presentino nelle strutture sanitarie quando non è necessario per tutelare i pazienti e gli operatori. Penso che in futuro potrà essere implementata magari interagendo con i medici di medicina generale per garantire una migliore continuità assistenziale". Come è stata percepita dai pazienti? "Bene, tutti ci ringraziano perché evitiamo loro di venire in ambulatorio e uscire di casa. La mvvior parte dei cittadini sa che recarsi nei luoghi di cura è il rischio maggiore. Anche i pazienti che vengono per la prima volta possono contare sulla collaborazione che abbiamo con i loro medici e sono rassicurati. Ringrazio il mio staff, Melissa De Servi, Anna Bernardi, Donatella Babbini e Martina Bagnai e a chi ci ha permesso di attuare questo progetto come Valentina Molese, Monica Guglielmi, Rossana Vallelonga e Gianluca Ghiselli. © RIPRODUZIONE RISERVATA