La sanità e lo spettro dei tagli "Siamo senza medico reperibile"

Aulla, i sindaci Ferri e Bellesi lanciano l’allarme e chiedono un confronto urgente con l’Asl su più fronti

La sanità e lo spettro dei tagli  "Siamo senza medico reperibile"

La sanità e lo spettro dei tagli "Siamo senza medico reperibile"

Nuove proteste contro il ridimensionamento dei servizi del 118 ad Aulla dove l’Asl ha tagliato le reperibilità dei medici. "Nei giorni scorsi per una precisa scelta, l’Asl ha mancato di attivare il medico reperibile su Aulla, lasciando così intenzionalmente la zona scoperta, con ogni connesso rischio - dicono i sindaci di Pontremoli e Villafranca Jacopo Ferri e Filippo Bellesi - Sulla delicata organizzazione del 118 la direzione continua ad attuare il proprio progetto riorganizzativo infischiandosene della volontà degli amministratori e delle negative ricadute sulla popolazione". Per i due sindaci dovrebbe intervenire la Società della salute della Lunigiana con urgenza. Occorre però che il sodalizio si riunisca per porre rimedio a questo deficit pericoloso ed ingiusto nei confronti della Lunigiana.

"Peraltro non solo su questo argomento, SdS deve prendere al più presto una posizione a tutela dei cittadini - aggiungono Ferri e Bellesi - Anche tante altre sono infatti le partite ancora da affrontare, oltre a quella del 118: i lavori sui plessi che tardano a partire, l’Unità operativa complessa di direzione di presidio, di ortopedia-traumatologia e di rianimazione che sono sempre più necessarie, le carenze di operatori sanitari a tutti i livelli che saranno creando moltissimi problemi, le liste d’attesa da abbattere, l’integrazione di assistenti sociali, il nuovo assetto dei medici di famiglia e molti altre punti". E parte l’invito alla SdS ad aprire un confronto con la direzione aziendale. I sindaci annunciano anche di essere intenzionati a presentare alcune proposte legislative di iniziativa popolare che che ridisegnino il numero delle Asl toscane in modo che i centri direzionali tornino più vicini più vicini alla gente organizzazione meglio i servizi della sanità pubblica.

Natalino Benacci