
Ci sono meno di due mesi di tempo per salvare la storica cooperativa sociale La Rocca di Carrara. L’iter per la liquidazione è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione ormai il 19 settembre ma da allora poco è stato fatto. L’impegno delle istituzioni, espresso a parole e confermato in alcuni tavoli, per ora non si è ancora tradotto in atti concreti. I conti della cooperativa sono ridotti all’osso: per affrontare gli anni del Covid e il post pandemia il Cda ha dovuto utilizzare molte delle riserve disponibili. Senza importanti novità e un sostegno operativo da parte del territorio al 31 dicembre l’unica possibilità è quella della liquidazione, così da saldare almeno tutti i creditori, garantire le somme dovute ai lavoratori e non lasciare nessuno in difficoltà. Le attività procedurali stanno per essere messe in piedi e l’incarico di liquidatore è stato affidato al membro del Cda, e commercialista, Nicola Cencetti.
"In queste settimane stiamo provando ad andare avanti – spiega il direttore Angelo Guadagni –. Noi lo abbiamo detto e ribadito: non vogliamo contributi ma la possibilità di poter continuare a svolgere il nostro servizio, ad ampliarlo addirittura se possibile. Lavorare e proseguire nella nostra missione di inserimento di ragazzi diversamente abili. Purtroppo a oggi sappiamo che da gennaio non dovrebbe essere rinnovata la convenzione con Anffas e quello per noi rappresenta il problema più grande: vengono a mancare delle risorse e a oggi abbiamo già attinto a tutte le riserve. Ora abbiamo 3 dipendenti e 3 ragazzi in servizio, prima del Covid siamo arrivati anche a 18 persone. Non molliamo, stiamo proseguendo le nostre attività, facciamo le consegne ma qualcosa deve sbloccarsi entro il 31 dicembre. Stiamo anche verificando la possibilità di rifare l’iniziativa dei cesti di Natale con la Fondazione Cassa di risparmio di Carrara".
Serve di più e una mano può arrivare solo dalle istituzioni e da tutti i soggetti sensibili ai temi cari a una cooperativa nata nel 1977 che affonda le sue radici nella storia di Carrara. Sul tema si è impegnata anche Confcooperative Toscana Nord sezione di Massa Carrara: la scorsa settimana il presidente Massimiliano Buonocore ha incontrato gli assessori Roberta Crudeli e Carlo Orlandi per verificare strategie di interventi per il salvataggio della cooperativa. Nel corso di questa settimana è in programma un ulteriore appuntamento per riportare gli esiti degli incontri fatti in questi giorni con le aziende pubbliche e private del territorio al fine di verificare la possibilità di un sostegno economico utile a garantire la continuità aziendale della cooperativa. "Come Confcooperative Toscana Nord – commenta Buonocore – vogliamo ringraziare l’amministrazione per la sensibilità e l’attenzione posta al tema e ribadiamo la disponibilità a lavorare su progetti di salvaguardia occupazionale per una realtà storica che ha lo scopo di inserimento persone svantaggiate".
Francesco Scolaro